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Amsterdam, al via i test per la barca autonoma – La Repubblica

Set 20, 2016

NAVIGHERA’ dal 2017 nei canali di Amsterdam, anche se non proprio a vele spiegate, una flotta di barche autonome. Il progetto ROBOAT avrà una durata di cinque anni e, in caso di risultati positivi, potrà cambiare la mobilità di persone e merci, con un conseguente ritorno economico, della capitale dei Paesi Bassi.

Dietro al ROBOAT c’è la partecipazione del MIT di Boston, insieme all’Amsterdam Institute for Advanced Metropolitan Solutions (AMS), sotto la cui etichetta si celano partner pubblici e privati che affrontano le sfide complesse dalla vita urbana, dall’uso dell’acqua all’energia, dal cibo ai rifiuti, fino alla mobilità.

Così Amsterdam diventerà quindi un laboratorio a cielo aperto, con il fine di studiare come i corsi d’acqua urbani possono essere usati per migliorare la qualità della vita nella città. ROBOAT prevede anche lo sviluppo di una piattaforma logistica per le persone e le merci, grazie alla sovrapposizione di un’infrastruttura dinamica a una delle città circondate d’acqua più famose del mondo.

“Questo progetto immagina una flotta di barche autonome per il trasporto di beni e persone che può anche cooperare per produrre infrastrutture galleggianti temporanee, come ponti o palchi che possono essere assemblati o disassemblati in poche ore”, spiega Carlo Ratti, professore di pratica di tecnologie urbane all’Istituto tecnologico di Boston.

Oltre a infrastrutture e trasporti, ROBOAT servirà, grazie all’uso di diversi sensori, per il monitoraggio della qualità dell’acqua e per offrire dati utili alla valutazione e previsione di questioni relative alla salute pubblica, l’inquinamento e l’ambiente.

“L’acqua è portatrice di vita. Focalizzando l’attenzione sul sistema idrico della città ROBOAT può creare opportunità per nuovi metodi di rilevamento ambientale e adattamento climatico. Ciò contribuirà a garantire la qualità di vita della città e il suo funzionamento sul lungo periodo”, chiarisce Arjan van Timmeren, professore e direttore scientifico AMS, che prevede anche altre possibilità per il futuro, tra cui la possibilità di ripulire i canali della città olandese dai rifiuti galleggianti.

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