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Estorsione con metodo mafioso a imprenditori, arrestata Gina Cetrone, coordinatrice Lazio di ‘Cambiamo! con Toti’ – La Repubblica

Gen 29, 2020

I poliziotti della Squadra Mobile di Latina hanno arrestato Gina Cetrone, già consigliere regionale del Pdl e lo scorso anno coordinatrice per il Lazio del partito “Cambiamo! con Toti”, e altre quattro persone, con l’accusa, a vario titolo, di estorsione, atti di illecita concorrenza e violenza privata, con l’aggravante del metodo mafioso.

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I fatti si riferiscono al periodo maggio-giugno 2016. L’indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale Antimafia della Capitale guidata dal procuratore Michele Prestipino, si é avvalsa anche del contributo dichiarativo dei collaboratori di giustizia Renato Pugliese e Riccardo Agostino (già sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno a Latina e per il quale si procede separatamente).

Nei confronti di Gina Cetrone e degli altri quattro (Armando detto Lalla’, Gianluca e Samuele Di Silvio e poi Umberto Pagliaroli), il gip di Roma Antonella Minunni ha disposto la misura cautelare del carcere.

Le indagini hanno ricostruito che nell’aprile del 2016, Cetrone e il marito Pagliaroli, creditori nei confronti di un imprenditore di origini abruzzesi, in relazione a pregresse forniture di vetro effettuate dalla società Vetritalia srl, società a loro riconducibile, richiesero l’intervento di esponenti di Silvio per la riscossione del credito in questione.

Cetrone e Pagliaroli dopo avere convocato l’imprenditore nella loro abitazione, gli chiesero il pagamento immediato della somma dovuta e impedendogli di andare via a bordo della sua macchina. L’uomo fu costretto a subire le pesanti minacce di Riccardo Agostino, Samuele di Silvio e Gianluca di Silvio. Tanto da indurre la vittima a recarsi il giorno dopo in banca, sotto la stretta sorveglianza dei tre e ad effettuare un bonifico di 15.000 euro a favore della Vetritalia srl, e a consegnare a loro “per il disturbo” la somma di 600 euro.

Nel medesimo contesto investigativo, era possibile riscontrare alcuni illeciti connessi a competizioni elettorali nella provincia di Latina. Riccardo Agostino e Renato Pugliese, sempre su mandato di Cetrone e Pagliaroli, costrinsero gli addetti al servizio di affissione dei manifesti elettorali di altri candidati alle elezioni comunali di Terracina del giugno 2016, ad omettere la copertura dei manifesti della candidata Gina Cetrone, costringendoli ad affiggere i propri manifesti solo in spazi e luoghi determinati, in modo che i manifesti di quest’ultima fossero più visibili degli altri.

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