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Bimba di 7 mesi nel Naviglio, coma indotto e ibernazione: così i medici provano a salvarle la vita

Ago 24, 2016

Le hanno abbassato la temperatura corporea fino a 34 gradi, “ibernandola”, per permettere al cervello di riposare e preservarsi, e le hanno indotto il coma. Nella speranza che possa riprendersi. Sono gravissime le condizioni della bimba di sette mesi caduta nelle acque del Naviglio grande insieme con la madre: la piccola era in bicicletta, legata stretta al segiolino posizionato dietro lo sterzo della due ruote guidata dalla mamma. Che ha perso l’equilibrio, forse a causa di un insetto che l’ha colpita in viso, ed è caduta insieme con il mezzo, e la figlia, in acqua.

La donna, che stava pedalando lungo la ciclabile che costeggia il naviglio a Bernate sul Ticino, è riuscita a resistere alla corrente, in quel punto abbastanza forte, e a risalire. Non è però riuscita ad afferrare la bicicletta, alla quale la bimba era legata tramite le cinghe strette del seggiolino grigio e rosso. La piccola sarebbe rimasta sott’acqua almeno sette o otto minuti: a salvarla, gettandosi in acqua e recuperardola insieme con la bicicletta, è stato un passante. Un medico che lavora nell’ospedale di Legnano, e che dopo aver tirato fuori la bimba dall’acuqa nell’attesa dell’arrivo del 118 ha iniziato a rianimare la bambina.

In tutto, il cuore della piccola sarebbe rimasto fermo per una quarantina di minuti: una situazione difficile, anche perchè la bambina sarebbe rimasta a lungo priva di ossigeno. Per questo i medici della clinica pediatrica De Marchi, dove la bambina è stata arrivata in ambulanza poco dopo le 18 di martedì pomeriggio, per ora non si sbilanciano sulle sue condizioni: la piccola è intubata e in coma farmacologico, ricoverata

nel reparto di Terapia intensiva pediatrica dell’ospedale.

I sanitari ne hanno abbassato la temperatura corporea fino a 34 gradi. In gergo, si chiama “ibernazione”: la speranza è di riuscire in questo modo a preservare il cervello e gli organi interni da eventuali danni, dovuti alla mancanza di ossigeno. Solo però nei prossimi giorni si potranno avere maggiori certezze sulla salute della piccola, la cui prognosi per questo resta riservata.

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