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Napoli, un passeggero su due non paga il biglietto del bus. E l’Anm torna a vendere i tagliandi a bordo

Ago 24, 2016

Bus Anm, controllori in ferie, distributori di ticket chiusi e l’evasione schizza alle stelle. L’azienda corre ai ripari e inaugura un autunno a tolleranza zero: dopo almeno 20 anni, il biglietto ritornerà acquistabile a bordo degli autobus. Ieri convocazione dei vertici dell’azienda a personale e sindacati, il primo incontro è fissato agli inizi di settembre per studiare il piano di fattibilità. Tra un paio di mesi l’autista consentirà ai passeggeri di fare il biglietto a bordo. Da definire ancora fasce orarie e linee dove partirà la sperimentazione, vanno ancora organizzate le modalità di pagamento e la relativa sicurezza del personale a bordo. Ma il provvedimento è già avviato.

L’intento è combattere una piaga che ogni anno sottrae 25 milioni alle casse dell’azienda napoletana di mobilità. L’evasione registra il dato più alto sugli autobus: durante tutto l’anno sfiora il 40 per cento (sale al 60 per cento nelle zone periferiche), secondo la rilevazione fatta da Unico Campania. Con l’estate e l’assenza di controlli l’evasione aumenta. Si stima, ottimisticamente, tra il 5 e il 10 per cento in più, ma potrebbe essere anche molto più alta, a seconda delle zone. Insomma, i viaggiatori fuorilegge sono la metà di quelli che il bus trasporta. Più bassa la percentuale di utenti fuorilegge su treni e metropolitane, oscilla tra il 5 e il 10 per cento. In questi giorni di ferie del personale, si segnalano però anche infrazioni ai tornelli della metropolitana. Un dato non quantificabile, ma ritenuto molto consistente. L’evasione media su tutto il trasporto pubblico regionale si attesta sul 20 per cento (dati Acam), il biglietto dovrebbe coprire il 35 per cento del costo del servizio invece si attesta sul 20. Una perdita per tutte le aziende di trasporto.

“Vogliamo togliere ai viaggiatori l’alibi del biglietto non trovato – dice Alberto Ramaglia, amministratore unico Anm – ci sono tante difficoltà, ma siano seriamente intenzionati a far partire la sperimentazione. Dovremo individuare le fasce orarie e le linee dove introdurre il nuovo sistema di pagamento e verificheremo anche la possibilità di allargarlo a linee periferiche e alle stazioni di metro e funicolari nei giorni di chiusura distributori ticket”. Un investimento consistente per l’azienda? “Non so ancora – risponde Ramaglia – dovrò certo verificare se i costi sono compensati dai ricavi dei biglietti”.

A settembre ritornerà anche la polizia municipale sui pullman, nell’ambito dell’operazione “Napoli sicura”, dopo i numerosi episodi di vandalismo che hanno messo sotto accusa la sicurezza di viaggiatori e personale. I vigili controllano anche i ticket validi a bordo dei mezzi. Il servizio nei

mesi estivi è stato più carente anche a causa dei pochi agenti disponibili. “Ora abbiamo risolto – conclude Ramaglia – e tutto ripartirà al rientro dalle ferie”. Durante il primo mese di sperimentazione, lo scorso ottobre, le sanzioni sono raddoppiate con circa 140 mila controlli e 4 mila multe erogate dai 225 agenti a bordo bus, impegnati nei controlli a rotazione. Il 19 per cento delle sanzioni elevate ai viaggiatori sono state conciliate direttamente sui mezzi.

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