Il 14 novembre si potrà avvistare una “superluna”, un evento astronomico che si può apprezzare senza attrezzature e che si ripeterà, con una Luna (piena) di pari dimensioni, nel 2034.
In sostanza il nostro satellite si troverà alla minima distanza dalla Terra, pari a poco più di 356.500 km. La differenza in orario tra l’istante del perigeo e quello della Luna piena è meno di due ore, pertanto la “superluna” di questo mese è la migliore dal 1948.
Se volete capire di più su questo evento astronomico seguiteci per pochi paragrafi. La Luna ruota attorno alla Terra in poco più di 27 giorni, e le sue fasi sono la naturale conseguenza della diversa illuminazione solare vista in prospettiva dal nostro pianeta.
La Luna orbita attorno a noi seguendo un orbita eccentrica – quindi non circolare – di conseguenza la sua distanza varia da circa 356.000 km (perigeo) a circa 407.000 km (apogeo): questo fa sì che quando la Luna si trova al perigeo il suo diametro apparente in cielo è maggiore. La distanza dalla Terra è indipendente dalle fasi di illuminazione, pertanto il perigeo può avvenire con qualsiasi fase.
Si parla di “superluna” quando il giorno del perigeo coincide anche con quello della Luna piena. Detto questo, va subito precisato che è quasi impossibile notare la differenza a occhio nudo tra una Luna piena “normale” e una superluna, a meno di non confrontare le due lune nella stessa immagine, come quella che pubblichiamo di seguito, effettuata da un astrofilo europeo:
Il 13 novembre la Luna sorgerà esattamente al tramonto del Sole, e sarà visibile per tutta la notte. Per un curioso effetto ottico, quando la Luna è vicina all’orizzonte, appare sempre molto grande rispetto a quando è alta in cielo.
Questo effetto è spiegabile con il fatto che l’occhio, osservando lungo l’orizzonte, ha dei termini di paragone ben noti (un albero lontano, una casa, eccetera), mentre quando la Luna è alta nel cielo si perde la prospettiva.
Godiamoci quindi la “superluna” del 14 novembre, ma senza troppe suggestioni.