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Roma, la polizia forza il blocco della protesta, ferito il deputato di Leu Stefano Fassina

Ott 1, 2019

E’ rimasto ferito Stefano Fassina, consigliere comunale di Sinistra per Roma e deputato di Leu durante una carica della polizia oggi, sotto la sede di Roma Metropolitane in via Tuscolana. Il parlamentare è stato colpito mentre partecipava a un presidio di lavoratori a rischio licenziamento. Soccorso con l’ambulanza, è stato ricoverato al San Giovanni per trauma da schiacciamento.

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Lo scontro fisico c’è stato quando le forze dell’ordine insieme ad alcuni collaboratori dell’assessore capitolino alle partecipate, Gianni Lemmetti, hanno spinto per entrare nel palazzo che ospita la società pubblica, il cui ingresso era presidiato da una cinquantina di lavoratori a rischio licenziamento, in sciopero da due giorni contro l’intenzione della giunta Raggi di liquidare la società. A rischio immediato di licenziamento ci sono almeno 45 dipendenti su 153, ma il futuro è nebuloso per tutti.

A farne le spese sono stati i manifestanti dell’ultima fila del presidio, insieme a sindacalisti e consiglieri comunali del Pd e di Sinistra italiana. Lo scontro fisico è stato particolarmente duro e ha provocato la caduta e il ferimento oltreché di Fassina, anche del segretario della Fp Cgil Roma e Lazio, Natale Di Cola, e del segretario generale della Uil di Roma e del Lazio, Alberto Civica.

“È inaudito, in 40 anni di sindacato non era mai successo. È stata un’azione fatta a freddo, siamo stati buttati a terra e ci sono passati sopra schiacciandoci” ha raccontato Civica ancora scosso. E Pierluigi Talamo, dirigente Uil: “Alle 18.30 è arrivato un funzionario comunale e alla nostra richiesta di presentarsi si è diretto verso la polizia, quasi come una reazione di sfida. Ha parlato qualche minuto con gli agenti e si è presentato davanti al portone: all’improvviso, senza nessun preavviso, gli agenti sono passati all’azione e hanno iniziato a forzare e a caricarci, spingendoci con violenza, facendoci cadere a terra e calpestandoci”.

Gli agenti sono massicci, a terra cadono sindacalisti e lavoratori di Roma Metropolitana e molte sono donne. Michele Azzola segretario generale Cigl Roma e Lazio intima agli agenti di fermarsi, Alberto Civica viene travolto, sbatte la schiena, è schiacciato dagli scarponi. In serata riesce a parlare molto a fatica e ripete attonito che “in 40 anni di sindato non ho mai visto una cosa del genere”.

“Qualcuno nelle prossime ore dal Viminale dovrà spiegare a tutti noi, al Parlamento e all’ opinione pubblica perché nel 2019 lavoratori che difendono il proprio posto di lavoro siano picchiati dalle Forze dell’Ordine, che rappresentanti sindacali e parlamentari vengano feriti, come si vede chiaramente dai video e dalle foto degli organi di informazione. A Stefano Fassina, al segretario della Cgil di Roma e a quello della Uil di Roma e del Lazio la nostra solidarietà e un abbraccio” attacca Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana-Leu. “L’episodio avvenuto al presidio di Roma Metropolitane è gravissimo. A farne le spese sono stati i lavoratori che difendevano il proprio posto di lavoro e Stefano Fassina. Incredibile che vengano caricati dalla polizia lavoratori che manifestano per i propri diritti e per tutelare i cittadini romani e i loro servizi”, così in una nota Articolo Uno. “Gravissimo quanto accaduto, si faccia immediata chiarezza, siamo vicini a lavoratori, sindacalisti, consiglieri e deputati” dice il segretario del Pd Nicola Zingaretti e “solidarietà a Fassina e ai sindacalisti Natale Di Cola e Alberto Civica” anche dalla sindaca di Roma Virginia Raggi: “Noi – ha aggiunto – abbiamo sempre scelto la strada del dialogo e del confronto”

In serata il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha dato indicazione al capo della Polizia Franco Gabrielli di “accertare quanto accaduto nel pomeriggio di oggi davanti alla sede di Roma Metropolitane”. Il ministro ha chiesto di “verificare se l’intervento delle forze di polizia presenti sia stato svolto in maniera corretta e senza violazioni di legge”.

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