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Vuoi diventare 007? Dimentica Facebook e Instagram

Apr 2, 2019

Dimenticate i social di ogni genere. Immaginate, invece, un lavoro in piena e inderogabile riservatezza. Scrupoloso nel rispetto delle regole come nessun altro. Dove la ricerca informativa assurge a competenza di prim’ordine, senza timori di confronti in nessun consesso. L’aggiornamento, scontato, si pretende continuo: H24.

GUARDA IL VIDEO – AAA 007 cercasi: fino al 10 maggio reclutamento degli agenti segreti italiani

Aspiranti 007, dimenticate i film di James Bond. L’occasione ora ghiotta: entro il 10 maggio alle ore 12 si pu inviare il curriculum per una “ricerca mirata” come l’ha definita il Dis, dipartimento informazioni e sicurezza. Vale la pena tentare: la selezione molto ampia, come mai finora. Nel 2017 e 2018 due ricerche mirate per la cyber security hanno visto l’invio di quasi 8mila curriculum. Stavolta il bacino di reclutamento allargato a figure di eccellenza laureate in discipline umanistiche, economiche, giuridiche, internazionali, tecnici con elevate conoscenze linguistiche e tutti i profili specializzati nel settore cyber. Professionisti della sicurezza, dunque, declinata in ogni prospettiva. Alcuni dei prescelti diventeranno operativi. Ma l’immagine di un agente vista al cinema resta ormai confinata nelle pellicole: i veri 007 oggi sono cultori della capacit informativa, dell’analisi, di ogni attivit per la tutela della sicurezza nazionale. Niente Aston Martin o bicchieri avvelenati.

Cancellarsi da Facebook e Istagram

Pu essere decisivo nella scelta di inviare il curriculum: in caso di passaggio delle selezione, il neo agente segreto dovr abbandonare tutti i social media, non potr pi postare on line le proprie informazioni – selfie in primis – anche al di fuori dei social, seguir con attenzione un profilo di riservatezza personale e sociale senza eccezioni. Un’inversione assoluta per una prassi ormai parte della normalit quotidiana, un’esigenza invece scontata per chi lavora in questo mondo. In particolar modo nei settori di attivit operativa i social sono serbatoio ricco di informazioni ma mai possono essere utilizzabili per la propria visibilit personale: sarebbe una clamorosa contraddizione con il quadro dei valori del comparto intelligence.

Come avviene il reclutamento

si comincia con la registrazione sul sito www.sicurezzanazionale.gov.it e si seguono le istruzioni ricevute per email. Un eventuale errore blocca i passaggi successivi. Alla fine previsto l’invio del curriculum: quasi inutile dire che tutte le informazioni dichiarate saranno controllate, se non vere l’eliminazione sar immediata. I candidati scelti in questa fase di preselezione riceveranno un punteggio: con quello minimo previsto si accede a un colloquio orale. Va tenuto conto che oltre alle ricerche mirate sempre aperta la selezione con modalit “candidatura spontanea” sempre allo stesso sito. Il Dis, nella valutazione dei fabbisogni di personale insieme ad Aisi (Agenzia interna) e Aise (Agenzia esterna), collabora poi con una serie di grandi atenei: le universit mettono a disposizione i nominativi di giovani neolaureati con votazione massima nelle classi di laurea considerate d’interesse. Quando si entra nell’amministrazione dell’Intelligence, si comincia con la formazione alla Scuola del Dis. Accanto alle lezioni, a workshop e seminari, ci sono attivit di role playing, iniziative nei laboratori, poligoni inclusi quelli cyber, autodromi, scuole di volo.

Le figure pi ricercate

Le flessibilit nel reclutamento consentite al comparto intelligence sono decisive davanti a una minaccia della sicurezza nazionale in continua metamorfosi e comunque ad alta intensit. La scelta di ampliare il reclutamento mirato stata fatta senza dubbio dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, insieme ai direttori del Dis, Gennaro Vecchione, dell’Aise, Luciano Carta, dell’Aisi, Mario Parente. Il fabbisogno non pu essere rivelato in cifre ma le necessit sono evidenti: dal 2015 sono state fatte ricerche di professionalit nei settori dell’analisi strategica e operativa, analisi economico-finanziaria, contro-terrorismo, contro-spionaggio, esperti di lingue rare, profili di cyber security e di specializzazione nel settore Ict. Chi vuole, insomma, si faccia avanti.

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