Tre cooperative
La clamorosa svolta dell’indagine – condotta dal procuratore Giuseppe Creazzo, dall’aggiunto Luca Turco e dal pubblico ministero Christine Von Borries – era arrivata nell’autunno scorso grazie all’esame della documentazione acquisita presso la “Eventi 6” che portava a tre cooperative: “Delivery”, “Europe service Srl” e “Marmodiv”. Queste ultime due furono perquisite nei mesi scorsi e il materiale sequestrato – libri contabili, fatture, contratti – avrebbe corroborato l’ipotesi accusatoria convincendo i magistrati e chiedere l’arresto dei coniugi Renzi per il timore di inquinamento delle prove, ma anche per la reiterazione del reato. Il giudice ha ritenuto fondato il sospetto secondo cui le cooperative non hanno alcuna vita sociale, ma vengono costituite soltanto come schermo per altri affari.
Omessi versamenti
Il primo a indagare su questo “sistema” stato il pubblico ministero di Cuneo Pier Attilio Stea con accertamenti sulla “Direkta Srl”. Gli atti sono stati poi trasferiti alla Procura di Firenze proprio per i rapporti con la “Eventi 6” e adesso si deciso di procedere con gli arresti per evitare che lo stesso “modus operandi” venga applicato ulteriormente. Nel capo di imputazione infatti specificato che gli indagati cagionavano il fallimento della societ per effetto di operazione dolosa consistita nell’ aver omesso sistematicamente di versare i contributi previdenziali e le imposte.