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Con XG.fast il fiber-to-the-cabinet arriva a 5 Gbps

Ott 18, 2016

La tecnologia XG.fast potrebbe consentire di fornire connettività a 5 Gbps su infrastruttura fiber-to-the-cabinet, quindi mista rame-fibra.Nel Regno Unito Nokia ha dimostrato in un test che la nuova versione del protocollo G.fast, una sorta di “VDSL anabolizzata”, risponde perfettamente alle esigenze di sviluppo delle telco.

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Confronto

In Italia è stata Telecom Italia a parlarne per la prima volta nel 2014, quando la politica ha iniziato a dibattere sulla possibilità di abbandonare definitivamente il rame. Oggi sappiamo che la fibra direttamente a casa (FTTH) è la migliore soluzione anche in prospettiva futura, ma anche che con la fibra agli armadi si possono avere i 100 Mbps e anche i 200 Mbps (vedi Fastweb).

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Cabinet UK

La discriminante sulle prestazioni è legata alla distanza tra gli armadi e gli appartamenti, nonché la qualità delle cavetterie in rame. L’AD di Fastweb, Alberto Calcagno, nel febbraio 2015 parlando dei progetti di sviluppo accennò alla possibilità di raggiungere i 500 Mbps su architettura FTTC. In una slide mostrò come sotto la soglia dei 150 metri si potessero raggiungere velocità superiori ai 300 Mbps.

Nokia giocando la carta del G.fast2 è riuscita a ottenere i 5 Gbps su 70 metri e 8 Gbps su 30 metri. Insomma, con le dovute proporzioni l’indicazione di Calcagno era corretta anche se questo costringerà ad aumentare la densità di impianti DSLAM.

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Calcagno nel 2015

Ma come funziona esattamente questa tecnologia? La frequenza del segnale VDSL2 si aggira intorno ai 17 MHz, mentre il G.fast parte da 106 MHz (e può essere raddoppiata a 212 MHz) e l’XG.fast sfrutta la fascia tra i 350 MHz e 500 MHz. Questo permette una banda passante più ampia e quindi migliori prestazioni velocistiche.

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G.Fast cobti VDSL

L’unico grande difetto di questo sistema è legato alle interferenze che si possono creare fra le diverse coppie di rame e quindi la conseguente attenuazione del segnale. Per farvi fronte si impiega il vectoring, un metodo di ordinamento dei segnali che riduce i livelli di diafonia. Insomma, contrasta il cosiddetto “rumore”.

British Telecom ha deciso di puntare su G.Fast per coprire con servizi ultra-broadband almeno 10 milioni di fabbricati entro il 2020. Inizialmente dovrebbe essere possibile fornire 300 Mbps con DSLAM dislocati ogni centinaio di metri.

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