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Migranti, i 3 salvati dalla Marina al largo della Libia: “A bordo eravamo 120” – TGCOM

Gen 19, 2019

Conte: “Scioccato da questa nuova strage” – “Sono rimasto scioccato da questa nuova strage”, ha commentato Giuseppe Conte, dopo essere stato informato del naufragio. “Come premier non avrò pace fino a quando questi trafficanti, uno a uno, non saranno assicurati alla Corte internazionale penale”. “Siamo più convinti di prima – ha aggiunto – nel contrastare i trafficanti”.

Il presidente della Repubblica, Cordoglio anche da parte di Sergio Mattarella, che, in una nota del Quirinale, ha espresso “profondo dolore per la tragedia che si è consumata nel Mediterraneo con la morte di oltre cento persone, tra donne, uomini, bambini”.

Conte: “Dopo premier sarò avvocato contro trafficanti” – “Sono crimini contro l’umanità”, ha proseguito il premier, spiegando che, una volta “smesso questo mio mandato di servizio per il popolo italiano, mi dedicherò al diritto penale per perseguire e assicurare alla Corte internazionale” i trafficanti di uomini.

Sea-Watch: “Soccorse 47 persone” – Altre 47 persone sono state invece soccorse da una nave della Ong Sea-Watch. “Abbiamo appena soccorso 47 persone a bordo di un gommone in difficoltà. In precedenza, Alarm Phone (servizio di segnalazione telefonica per imbarcazioni in difficoltà, ndr) e Moonbird (aereo della Ong che avvista migranti nel Mediterraneo, ndr) avevano informato la nostra imbarcazione e le autorità di un possibile caso. Dopo una ricerca, la Sea-Watch 3 li ha trovati. Ora sono tutti in salvo e ci stiamo prendendo cura di loro”, ha annunciato infatto l’organizzazione in un tweet.

Salvini: “Le Ong tornano in mare e i migranti a morire” – “Altri morti al largo della Libia. Finché i porti europei rimarranno aperti, finché qualcuno continuerà ad aiutare i trafficanti, purtroppo gli scafisti continueranno a fare affari e a uccidere”, ha scritto in un tweet il ministro dell’Interno Matteo Salvini commentando il nuovo naufragio al largo della Libia. 

Salvini è poi passato a parlare del nuovo soccorso in mare della Ong Sea-Watch. “Si scordino di ricominciare la solita manfrina del porto in Italia o del ‘Salvini cattivo’. In Italia no – ha detto il ministro -. “Una riflessione – ha quindi aggiunto -: tornano in mare davanti alla Libia le navi delle Ong, gli scafisti ricominciano i loro sporchi traffici, le persone tornano a morire. Ma il ‘cattivo’ sono io. Mah…”.

Unhcr: “Altro naufragio nei giorni scorsi, 53 morti” – Secondo quanto riferito dall’Unhcr, che cita le notizie diffuse da una Ong, un altro naufragio con 53 morti è avvenuto nei giorni scorsi nel Mare di Alborán, nel Mediterraneo occidentale. “E’ stato riferito che un sopravvissuto – afferma l’Unhcr – dopo essere rimasto in balia delle onde per oltre 24 ore, è stato soccorso da un peschereccio e sta ricevendo cure mediche in Marocco. Per diversi giorni navi di soccorso marocchine e spagnole hanno effettuato le operazioni di ricerca dell’imbarcazione e dei sopravvissuti, senza risultati”.

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