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Incendio Tmb Salario, Raggi: “Scongiurata emergenza per Natale”. Arpa: “Aria più inquinata”

Dic 12, 2018

All’indomani dell’incendio del Tmb sulla Salaria, a Roma, “si sta scongiurando qualsiasi tipo di emergenza grazie anche alla collaborazione con la Regione Lazio e il ministero dell’Ambiente, anche per prevenire il picco natalizio che c’è sempre”. Lo ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, a margine dell’inaugurazione del Tim 5G Innovation Hub che si è svolta oggi a Roma. “La cabina di regia è al lavoro. Abbiamo una serie di soluzioni – ha concluso – per dare risposte nel medio e lungo periodo”.

Intanto i vigili del fuoco sono ancora al lavoro nella struttura per spegnere gli ultimi focolai. I pompieri sono sul posto con 5 squadre e stanno effettuando un ‘raffreddamento’ per evitare che il materiale possa riprendere fuoco. Anche stamattina in alcune zone della Capitale è stato avvertito un odore acre, soprattutto nei quartieri in linea d’aria limitrofi al Tmb. “Il forte odore percepito nell’area del TMB e in numerose zone della città è legato alla presenza collettiva in aria di un insieme numeroso di composti chimici diversi che complessivamente determinano la molestia”. È quanto si legge nella relazione di Arpa Lazio sulla qualità dell’aria, datata stamattina in merito al maxi incendio che ha devastato ieri l’impianto Tmb di via Salaria a Roma. “Non bisogna meravigliarsi – scrive dunque Arpa – se i singoli inquinanti (biossido di azoto, benzene, biossido di zolfo) monitorati dall’Agenzia e relativi alla verifica dei limiti previsti dalla norma per la qualità dell’aria (d.lgs. n.155/2010) non hanno evidenziato criticità”.

L’Arpa Lazio ha rilevato, in seguito al rogo, un aumento dell’inquinamento atmosferico registrato nella giornata di ieri dalla centralina di Villa Ada, che ha superato i limiti di legge: “Si ritiene – afferma l’Agenzia per la protezione ambientale nella relazione di stamattina – che il valore registrato risenta del contributo delle emissioni generate dall’incendio”. In particolare del valore del Pm10, cioè il particolato: lunedì 10 il valore di Villa Ada era di 21 microgrammi/metro cubo, mentre ieri era salito a 56, oltre cioè il limite di legge di 50.

La relazione dell’Arpa rileva nelle centraline del Comune di Roma il giorno dell’incendio, rispetto al Pm10, “un generale incremento delle concentrazioni rispetto ai giorni precedenti” con due picchi: quello di Villa Ada e uno a Tiburtina (54 microgrammi/metro cubo). Per il primo, quello di Villa Ada, viene specificato espressamente che esso “risente del contributo delle emissioni generate dall’incendio del Tmb”. La relazione in ogni caso si concentra sulle tre centraline più vicine all’impianto, cioè Bufalotta, Villa Ada e Francia, che si trovano a circa 3-4 chilometri dal luogo dell’incendio. Secondo i dati dell’agenzia regionale inoltre “i parametri di biossido di azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo e benzene misurati durante l’evento (dalle 4 di mattina alle 16 del pomeriggio) risultano in linea con quelli misurati nelle giornate precedenti e al di sotto dei limiti di legge”. Analogo risultato hanno dato le altre centraline potenzialmente interessate dal passaggio della ‘nube’. “Nelle ore serali e nella notte di martedì – spiega ancora Arpa – si rileva un aumento delle concentrazioni pur non registrando superamenti dei limiti”.

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