Campogalliano, provincia di Modena: qui, nel bel mezzo della valle dei motori, giace un colosso abbandonato, vecchio simbolo di una gloria passata. In questa fabbrica di colore blu si è consumata la bruciante parabola della Bugatti Automobili. Nel 1987, il rampante imprenditore italiano Romano Artioli acquisisce il marchio Bugatti, e decide di rinverdire i fasti del passato portando alla sua corte tecnici e ingegneri di primo piano.
Grazie al loro sforzo vede la luce la Bugatti EB 110 – EB come Ettore Bugatti, fondatore della casa -, vettura presentata in pompa magna nel settembre del 1991 a Parigi. Dopo la presentazione del secondo modello, la berlina quattro porte EB 112 disegnata da Giugiaro, che avrebbe dovuto rappresentare la consacrazione dell’eccellenza del brand, la svolta. Una serie di eventi a catena porta al fallimento dell’azienda e alla liquidazione della fabbrica e dei dipendenti.
La breve ma intensa storia dell’azienda di Romano Artioli è raccontata da un documentario, La fabbrica blu, a firma di Davide Maffei. In attesa dell’approdo della pellicola al cinema, è stato diffuso un trailer. Sono i protagonisti stessi dell’epopea della Bugatti Automobili a raccontarla; ad immagini di repertorio della fervente attività della fabbrica di Campogalliano si intervallano sequenze girate oggi nello stesso stabilimento, rimasto fermo nel tempo al 1995, anno in cui venne abbandonato.