Sono stati assolti in appello “per non aver commesso il fatto” gli ex calciatori biancorossi Stefano Guberti e Daniele De Vezze e l’ex faccendiere del Bari Angelo Iacovelli, e ha dichiarato la prescrizione per altri due ex giocatori, Vincenzo Santoruvo e Ivan Rajcic, accusati di frode sportiva per le due partite di serie B Salernitana-Bari e Bari-Treviso (2007-2008 e 2008-2009), vendute dai baresi – per l’accusa – per 220mila euro.
In primo grado i cinque imputati erano stati condannati a pene comprese fra 18 e 6 mesi. Per Guberti, De Vezze e Iacovelli la
vicenda finisce ora in secondo grado con l’assoluzione piena con riferimento alla partita del 23 maggio 2009, Salernitana-Bari, finita 3-2. Per Santoruvo e Rajcic, invece, per la presunta combine del 10 maggio 2008, Bari-Treviso, finita 0-1, la corte d’Appello di Bari ha dichiarata la prescrizione con conferma del risarcimento danni nei confronti della Figc.
A causa del coinvolgimento in questo procedimento, i calciatori hanno subito anche squalifiche disposte dalla giustizia sportiva. “Parliamo di ragazzi che, in ragione delle accuse formulate nei loro confronti, hanno subito
un danno irreparabile e non quantificabile – ha dichiarato il difensore di Guberti e De Vezze, l’avvocato Piero Nacci Manara – Accolgo con assoluta soddisfazione il risultato processuale conseguito, ma resta il rammarico in ragione delle squalifiche riportate in seguito ad un giudizio che osserva regole e principi peculiari, quale quello sportivo. Squalifiche per fatti che, al contrario, la giustizia ordinaria ha accertato non essere stati commessi”.