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Mary Quant colpevole o innocente? Processata a teatro la creatrice della minigonna

Feb 9, 2018

Il verdetto? Innocente. L’altra sera al teatro Parioli di Roma, per il format “Personaggi e protagonisti: incontri con la storia Colpevoli o innocenti”, andato in scena il processo a Mary Quant. A pi di cinquanta anni dalla sua apparizioni per le vie londinesi, la minigonna e la sua inventrice Mary Quant sono state chiamate a processo nel secondo appuntamento della nona edizione del format di cui autrice Elisa Greco. La stilista – ha spiegato l’autrice e curatrice del format, Elisa Greco – stato il filo conduttore dello sguardo che, partendo dagli anni ’60, arrivato fino ai nostri giorni. Una occasione per scandagliare, attraverso il dibattimento processuale tra i protagonisti che come sempre, avvenuto a braccio, i legami tra moda e societ.

Il cast del processo a Mary Quant

A presiedere la vicepresidente dell’Authority per la privacy

A presiedere la corte il magistrato Augusta Iannini, vice presidente dell’Autority per la privacy, mentre a sostenere l’accusa nel ruolo di pubblico ministero stato Fabrizio Gandini, giudice del Tribunale di Roma che si abilmente confrontato con l’agguerrito avvocato difensore, Antonio Catrical.

Guillermo Mariotto, Augusta Iannini ed Elisa Greco

In scena anche Antonio Catrical e Guillermo Mariotto

A indossare i panni della protagonista Mary Quant Simonetta Giordani, manager di impresa ed ex sottosegretaria al Turismo. Testimoni di eccezione, pronti a sostenere le argomentazioni contrapposte con un dibattito serrato, ironico ma sempre molto puntuale sono stati per l’accusa la giornalista volto noto del Tg1, Elisa Anzaldo, nei panni di Nilde Iotti insieme alla testimonianza a sorpresa del marito della Quant, impersonato da Stefano Dominella, presidente della Maison Gattinoni . Per la difesa il “mitico” direttore artistico della Maison Gattinoni, Guillermo Mariotto, accompagnato da un altro testimone a sorpresa: il famoso hairstylist Roberto D’Antonio.

Simonetta Giordani e Antonio Catrical

La tesi dell’accusa: la vera libert della donna non nell’abbigliamento nell’intelletto e quindi non dipende dai centimetri di una gonna, ha sostenuto Fabrizio Gandini. Per cui colpevole. Alla fine per la Anzaldo, con un colpo di scena, si tolta la gonna lunga ed restata in minigonna. Dalla parte della difesa Catrical ha sostenuto che non una questione di libert, ma di costume. In questo si inserito spiritosamente Mariotto, nei panni del sarto tagliatore di Mary Quant, rilanciando la campagna We Do It Together #wedoittogether. L’altro testimone a sorpresa, Stefano Dominella, marito dandy della Quant, ha invece rilanciato la campagna Time’s Up #timesup. L’altro testimone a sorpresa, Roberto D’Antonio, ha invece ricordato la rivoluzione del taglio dei capelli.

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