Quando vinci cinque gare su sei, è lecito e doveroso sognare nella riconferma iridata. L’equipaggio composto da Hartley-Bernhard-Webber a bordo della Porsche 919 ha conquistato il successo nella 6 Ore di Austin. Ma non è tutto oro quel che luccica. I campioni del mondo, infatti, hanno subito le forti Audi R18 per le prie due ore di gara, ma un incidente tra Fassler-Lotterer-Treluyer e la Ford GT di Pla – oltre ad un guasto elettrico dell’altro prototipo di Ingolstad – hanno ribaltato una corsa che sembrava indirizzata su binari ben precisi.
Con questo successo, Porsche è a un passo dal secondo Titolo Mondiale consecutivo, e verosimilmente potrebbe guadagnarlo la prossima tappa, al Fuji, tra 27 giorni.
Dominio netto nelle altre categorie. In LMP2 è la Alpine di Lapierre-Menezes-Richelmi a dettare legge dall’inizio alla fine; anche un questo caso, l’equipaggio pone una netta ipoteca sul trionfo iridato. In GTE Pro è ancora l’Aston Martin – stavolta pilotata da Thiim e Sorensen – a festeggiare con lo champagne, precedendo le Ferrari di Bruni-Calado e Rigon-Bird. Le auto di Gaydon si confermano al top anche il GTE-AM, con Lamy-Lauda e Dalla Lana davanti a tutti.