• 13 Marzo 2025 17:14

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Red Bull, esame altezze da terra: la preview del Gp d’Australia

Mar 13, 2025

Verstappen campione del mondo per la quinta volta con Red Bull? Potrebbe anche essere. Helmut Marko, il super consulente del team, ne è talmente sicuro che ha già conferito il titolo al suo pupillo. Certamente Max sa fare buon uso del suo enorme talento. Nel 2024 gli è servito a vincere il titolo guidando “sopra la macchina”. Resta da capire se l’impresa titanica portata a termine nella passata stagione può essere ripetuta. La squadra di Milton Keynes ci spera, è proprio questo l’obiettivo per l’imminente campionato.

La RB21 nasce su una base imperfetta però. Gli ingegneri sono stati costretti a correggere alcune impostazioni tecniche che la squadra aveva individuato come punti deboli. Un lavoro non semplice, in quanto il pool di tecnici diretti dal francese Pierre Waché, colui che ha preso il testimone da Adrian Newey, ha incontrato parecchi grattacapi nell’ottimizzare la vettura, renderla più mansueta, e offrire ai propri piloti un’auto più semplice da guidare.

Red Bull, il coefficiente di penetrazione aerodinamica

Come primo aspetto interessante nel mondo Red Bull parliamo della resistenza all’avanzamento. Un aspetto sul quale il team austriaco si è sempre distinto, poiché il genio di Stratford-Upon-Avon, sin dalla prima vettura regolata dalle norme sulle wing car, ha fissato questo aspetto come fattore chiave: tanto carico dal fondo e un corpo vettura snello che potesse potenziare l’equazione downforce-drag. Durante le prove su pista del Bahrain non era facile raccogliere dati significativi su questo aspetto.

Per farlo andrebbero eliminate parecchie incognite. Tuttavia, osservando il rendimento nelle prove high fuel di Verstappen, con tanto carburante a bordo, la grande linearità di marcia e le top speed sembravano buone, questo al netto che, verso la fine del campionato 2024, qualche problemino con le velocità di punta fece presenza. L’obiettivo, con l’utilizzo dell’ala mobile, resta quello di riprodurre il miglior delta di velocità che ha caratterizzato le monoposto austriache nelle ultime annate. In qualifica scopriremo la verità.

RB21, bilanciamento dipendente da fattori esterni

Nei pre-season test di Sakhir l’handling della RB21 era imperfetto. Un elemento che ha fatto arrabbiare Verstappen in più occasioni. L’olandese si è “picchiato” con la vettura un pomeriggio intero, sino a quando, grazie ai suoi feedback, il team ha trovato un set-up per minimizzare il sottosterzo. La carenza di rotazione è un fattore cruciale in vista di Melbourne. La pista australiana prevede fredde temperature e possibile graining. Due elementi che possono essere aggravati da una vettura sottosterzante.

Fonte: Getty ImagesIl neozelandese Liam Lawson (Red Bull) a bordo della RB21 nei test del Bahrain

La nota positiva riguarda l’asincronia termica fra i due assi. Una questione che ha peggiorato per molte corse nel 2024 la guidabilità della monoposto. Pare che questo problema sia stato risolto, sebbene, anche nella pista mediorientale, abbiamo notato un fatto non confortante: la RB21, come l’auto progenitrice, per quanto concerne le performance, sembra piuttosto dipendente dalle condizioni ambientali. Una caratteristica che toglie duttilità alla vettura e limita le prestazioni in determinati contesti competitivi.

A margine di quanto detto, va comunque sottolineato che il circuito di Albert Park ha sempre strizzato l’occhio alla Red Bull. Benché non sia propriamente una pista facile da interpretare, la scuderia ex campione del mondo di F1 ha spesso fatto la differenza in Oceania. Ed è proprio quello che si aspetta per il primo appuntamento iridato del 2025, malgrado le dichiarazioni poco ottimistiche di Verstappen, secondo cui non saranno i favoriti nel fine settimana che sta per iniziare.

Red Bull, l’esame altezze da terra

Fare previsioni dopo le prove su pista è sempre parecchio complicato. Ma escludere la vettura numero 1 dalla lotta per la vittoria non sembra prudente. Red Bull è la scuderia che mostra la migliore capacità di lettura del weekend, al di là della competitività del mezzo. Nel campionato 2024 lo ha dimostrato in tante occasioni, riuscendo a trovare la quadra per massimizzare il rendimento. A questo va sommato l’enorme talento del miglior pilota della griglia, capace di abbassare il ritmo mediamente di due decimi rispetto agli avversari.

L’ultimo aspetto interessante riguarda il tema “curb riding”. Una questione delicata, se teniamo a mente la sensibilità ai bump della pista da parte della RB21. Avere una piattaforma aerodinamica molto rigida aiuta a generare e stabilizzare il carico. Tutto vero. Ciò malgrado, il rovescio della medaglia è una certa sofferenza relativa alle asperità dell’asfalto in relazione alle altezze da terra da utilizzare. Se i canali Venturi non lavorano nel punto corretto ecco che la prestazione cala. Un possibile grattacapo condiviso con la McLaren.

Lo scuotimento eccessivo delle sospensioni nel montare sui cordoli ritarda le fasi di accelerazione, andando a inibire la buona trazione di cui l’auto colorata blue racing dispone. Confidiamo che il team sappia trovare la giusta messa a punto, benché non esista un parametro diretto per controllare questo fenomeno, agendo su varie componenti per dare costanza e stabilità all’auto. Parliamo di una sfida che Red Bull crede di poter vincere per mettere assieme un fine settimana competitivo e puntare al massimo risultato.

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