• 12 Marzo 2025 22:35

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Segmenti auto: quali sono e come riconoscerli

Mar 12, 2025

Se un tempo le categorie erano ben definite, oggi con l’avvento di crossover e nuove carrozzerie, i confini sono sempre più sfumati. Tra citycar, C-SUV e ammiraglie, quando ci si trova a scegliere una vettura spesso si incappa in terminologie settoriali non sempre facili da comprendere. A questo si aggiungono i nomi che molte Case automobilistiche utilizzano per classificare le proprie vetture, che possono creare ancor più confusione.

Facciamo dunque chiarezza e analizziamo le categorie presenti sul mercato con una lista di vetture che le compongono.

Quali sono le differenze tra segmenti auto

In Europa le vetture vengono raggruppate in macrocategorie in base a dimensioni, tipologia e destinazione d’uso. Questo sistema viene denominato con le lettere A, B, C, D, E, F, J, M, S. Dal segmento A al segmento F, la suddivisione si basa sulle dimensioni, andando dalle citycar compatte fino alle ammiraglie di rappresentanza. I segmenti J, M e S, invece, si riferiscono a categorie specifiche, ovvero SUV, monovolume e sportive. Non mancano alcune eccezioni, ma entriamo nel dettaglio.

Segmento A: le piccole per la città

Le auto di segmento A sono citycar compatte, progettate per muoversi agilmente in città grazie alle dimensioni ridotte. Generalmente dispongono di quattro posti, con un divanetto posteriore contenuto e un bagagliaio di piccole dimensioni.

Queste vetture rappresentano l’opzione più economica all’interno delle gamme dei vari marchi automobilistici e sono ideali per chi ha necessità di parcheggiare con facilità e spostarsi in contesti urbani. Al contrario, possono essere poco confortevoli nei lunghi tragitti. Le dimensioni variano dai 2,7 metri della Smart Fortwo fino a poco meno di 4 metri.

Esempi di auto segmento A:

Smart Fortwo;
Fiat Panda;
Toyota Aygo;
Volkswagen Up!;
Hyundai i10;
Kia Picanto.

Segmento B: le versatili e compatte

Il segmento B rappresenta una delle categorie più apprezzate del mercato. Queste auto hanno dimensioni che rimangono compatte ma che superano i 4 metri, offrendo così un buon compromesso tra abitabilità e praticità. Dispongono di quattro posti comodi e un bagagliaio più ampio. Questa categoria si rivolge a chi cerca una vettura polivalente, principalmente orientata alla città ma senza sacrificare le medie/lunghe percorrenze. Il segmento B al suo interno ospita anche versioni dal carattere più sportivo e una crescente offerta rialzata, denominata B-SUV.

Esempi di auto segmento B:

Renault Clio;
Peugeot 208;
Volkswagen Polo;
Seat Ibiza;
Skoda Fabia;
Ford Fiesta;
Hyundai i20;
Opel Corsa;
Toyota Yaris.

Esempi di B-SUV:

Ford Puma;
Peugeot 2008;
Volkswagen T-Cross;
Toyota Yaris Cross.

Segmento C: le berline compatte

Le auto del segmento C, note anche come berline compatte, misurano tra i 4,2 e i 4,5 metri. A loro agio in ogni situazione stradale, le berline compatte si prestano come uniche auto di famiglia, offrendo un ottimo equilibrio tra comfort e prestazioni.

Per offrire una maggiore capacità di carico, un tempo queste vetture venivano spesso accompagnate da una variante station wagon, una tendenza che si sta perdendo a favore dei C-SUV, sempre più protagonisti del mercato. Come vedremo più avanti questa categoria è una delle più gettonate anche nel mondo delle flotte aziendali, grazie al mix tra abitabilità e prestazioni.

Esempi di auto segmento C:

Volkswagen Golf ;
Ford Focus;
Toyota Corolla;
Renault Megane;
Peugeot 308;
Hyundai i30.

Esempi di C-SUV:

Jeep Compass;
Nissan Qashqai;
Volkswagen Tiguan;
Hyundai Tucson;
Kia Sportage.

Segmento D: le berline di medie dimensioni

Le vetture del segmento D rappresentano il passo successivo rispetto alle compatte, con dimensioni tra i 4,5 e i 4,8 metri. Si tratta prevalentemente di berline a tre volumi (ovvero con la linea di cofano, tetto e bagagliaio a tre altezze differenti) pensate per chi cerca maggiore comfort e prestigio senza arrivare ai listini delle berline di lusso. Grazie alle loro proporzioni, spesso vengono proposte in varianti sportive ad alte prestazioni.

Esempi di auto segmento D:

BMW Serie 3;
Audi A4;
Mercedes Classe C;
Volvo S60;
Alfa Romeo Giulia.

Esempi di SUV segmento D:

Alfa Romeo Stelvio;
Audi Q5;
Volvo XC60;
BMW X5.

Segmento E: le berline premium

Vetture di alta fascia che non badano a spese in fatto di tecnologia, cilindrata e spazio per tutti i passeggeri. Si tratta di auto generalmente dai 4,8 ai 5 metri, nate per accompagnare nel miglior modo possibile le lunghe percorrenze, vivendo il comfort sia nei sedili anteriori che posteriori.

Esempi di auto segmento E:

BMW Serie 5;
Audi A6;
Mercedes Classe E;
Volvo S90;
Jaguar XF.

Segmento F: il lusso senza compromessi

Le auto di segmento F sono ammiraglie di oltre 5 metri in cui l’esperienza ruota attorno ai sedili posteriori. Silenziosità, tecnologie inedite e rifiniture sartoriali sono requisiti immancabili, come immancabile è un prezzo di listino ben oltre i 100.000 euro.

Esempi di auto segmento F:

Mercedes Classe S;
Audi A8;
BMW Serie 7;
Lexus LS;
Bentley Flying Spur.

Segmento J: SUV e fuoristrada

Nato come una categoria verticale sul fuoristrada, con l’avvento dei SUV e crossover, il segmento J raggruppa al suo interno tutto ciò che possiamo definire rialzato, dai fuoristrada tradizionali ai moderni SUV e crossover.  Esistono sottocategorie come i B-SUV, C-SUV e D-SUV, che si differenziano per dimensioni e tipologia di utilizzo.

Esempi di SUV e crossover:

Jeep Renegade (B-SUV);
Volkswagen Tiguan (C-SUV);
Land Rover Defender (fuoristrada).

Segmento M: multivan e monovolume

Un tempo molto diffuse, oggi le monovolume di segmento M sono una categoria sempre più di nicchia, spesso sostituita in favore dei SUV. Tuttavia, restano la scelta ideale per chi necessita di massimo spazio e modularità.

Esempi di auto segmento M:

Volkswagen Multivan;
Renault Espace;
Ford Tourneo;
Dacia Jogger.

Segmento S: le sportive

Le auto del segmento S sono vetture ad alte prestazioni, dove non sono le dimensioni a definire il segmento, ma il concetto di sportività. Caratterizzate da due posti secchi o 2+2, mettono al primo posto la sportività, sacrificando la praticità.

Esempi di auto segmento S:

Porsche 911;
Audi R8;
Ferrari 488;
Lamborghini Huracán.

I migliori segmenti auto per le flotte aziendali

Le auto aziendali rappresentano una fetta importante del mercato automobilistico e sono generalmente scelte in base a criteri di affidabilità, efficienza nei consumi, costi di gestione e rappresentanza. I segmenti più utilizzati per le flotte aziendali sono generalmente C e D:

segmento C: auto come Volkswagen Golf, Audi A3 o Mercedes Classe A sono spesso preferite per il loro equilibrio tra dimensioni, comfort e costi di gestione. Offrono spazio sufficiente per i passeggeri e un bagagliaio capiente, risultando perfette sia per la città che per viaggi di lavoro;
segmento D: berline come BMW Serie 3, Alfa Romeo Giulia o Mercedes Classe C sono scelte da aziende che necessitano di veicoli più eleganti per rappresentare al meglio il proprio brand. 

La classificazione dei segmenti auto è in continua evoluzione, non smettendo di originare nuove sottocategorie ed eccezioni. Proprio per questo comprendere la suddivisione resta uno strumento utile per orientarsi nel mondo dell’auto e confrontare le migliori vetture per le proprie esigenze.

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