• 22 Gennaio 2025 7:49

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Salvini: “Escalation preoccupante di azioni contro la rete ferroviaria”

Gen 21, 2025

AGI – Da anni la rete ferroviaria italiana “è oggetto di attacchi”, una “escalation preoccupante”. A questo si aggiunga che al momento sono attivi oltre 1.200 cantieri, tra cui quelli del Pnrr, che hanno delle “ricadute sulla circolazione”.

 

Il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini nella sua informativa urgente nell’Aula della Camera fornisce alcuni dettagli contenuti nell’esposto presentato da Fs per chiedere delle indagini sui guasti che negli ultimi mesi hanno portato a cancellazioni, ritardi e disservizi sulla maggior parte della rete ferroviaria. Un elenco dettagliato di circostanze tra effrazioni, incendi dolosi, danni alla linea elettrica, rivendicazioni di alcune azioni via web da parte di frange anarchiche.

 

Dopo le giornate di passione per il trasporto su rotaia vissute nelle ultime settimane – tra guasti e danni da maltempo, con ritardi di ore – da giorni le opposizioni sollecitavano l’intervento di Salvini in Aula chiedendo contestualmente le sue dimissioni da ministro dei Trasporti. Una richiesta reiterata da diversi gruppi dopo l’informativa. “Oggi viene qui a leggere un esposto a ricordarci che le ferrovie si sono scusate. Ma quando è che si scusa lei e quando si scusa Giorgia Meloni?”, domanda la segretaria del Pd, Elly Schlein. Che poi chiosa: “Meloni viaggia in lungo e in largo per il mondo, pare sia l’unica italiana che riesce a viaggiare senza problemi”. Mentre Angelo Bonelli di Avs incalza: “Lei per qualche settimana è sparito dal Parlamento mentre l’Italia soffriva i drammatici ritardi. Si è voluto costruire un alibi abbastanza ridicolo di fronte al Paese per venire a raccontare che l’Italia è in ginocchio perché una catena penzola da una linea ferroviaria. Chieda scusa e si dimetta”.

 

Il riferimento è al ritrovamento nei giorni scorsi a Montagnana, in provincia di Padova, di una vecchia catena da bicicletta lanciata sulla linea aerea sopra il secondo binario della stazione.
In precedenza Salvini aveva premesso: “Un grande Paese come l’Italia non si fa e non si farà mai intimidire, lo dico perche’ da anni la rete ferroviaria è oggetto di attacchi”. Poi il vice premier entra nel dettaglio: “Il 28 novembre 2024 nella sede legale di Italferr – società del Gruppo FS – alcuni soggetti si sono indebitamente introdotti all’interno dell’area aziendale destinata a parcheggio scoperto, provocando l’incendio di 17 veicoli. Il 3 dicembre 2024, su alcuni blog gestiti da frange anarchico-insurrezionaliste, è stato rivendicato l’attacco incendiario”. Secondo Salvini: “Da li’ in poi abbiamo assistito a una escalation preoccupante che non abbiamo mai voluto evidenziare per senso di responsabilità e in attesa di raccogliere informazioni più precise anche alla luce delle inchieste e delle denunce”. 

 

Il vicepremier ricorda: “Contiamo più di 1.200 cantieri su tutta la rete, di complessità e valore senza precedenti. Circa 700 sono per nuove opere e i restanti per attività di manutenzione della rete. Tutti questi cantieri hanno ricadute sulla circolazione”.

 

Poi rivendica: “Nel 2024, dati ufficiali, i treni di alta velocità hanno avuto una puntualità di quasi il 75%. Se il nocciolo della polemica e’ questo, mi permetto di segnalare che negli ultimi anni i risultati peggiori si riferiscono al 2018, quando i ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti erano stati prima del Pd e poi dei 5 Stelle (68,8% di puntualita’) e al 2020, ministro Pd e 70% di puntualita'”.

 

Antonio Iaria del M5s replica: “La teoria del complotto è tipica di questo governo. Adesso volete dirci che i problemi sono un chiodo, una catena che penzola da un cavo, che qualcuno stacca un cavo e blocca tutte le ferrovie italiane. Io sono sconvolto che un ministro venga in Aula a parlare di queste cose. Lei si è occupato di altro, lo hanno pagato gli utenti”.

 

Dalla maggioranza ribatte Riccardo Molinari, capogruppo della Lega: “Il dubbio che dietro a questi atti ci sia qualche cattivo maestro viene. Davanti al rischio di eversione noi, qui, dovremmo tutti unirci nella condanna di questi atti e non cercare di fare una bieca speculazione politica sulla pelle dei pendolari pensando di prendere due voti in piu'”.
Alla fine della sua informativa Salvini, senza citare la parola dimissioni, fa presente: “Come dimostra il processo Open Arms, ho le spalle larghe e non mi fermo se penso di essere nel giusto e sto lavorando per il bene dell’Italia e degli italiani”. 

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