Nelle ultime settimane sono entrate in vigore diverse novità per il Codice della Strada, con un inasprimento di alcune sanzioni e nuove norme che regolano la circolazione lungo le strade italiane. I settori coinvolti dal nuovo quadro normativo sono diversi. Una vera e propria rivoluzione è arrivata per quanto riguarda i monopattini elettrici, un mezzo chiave per la diffusione della cosiddetta “micromobilità”, soprattutto nelle città più estese e trafficate. Con il nuovo pacchetto di regole, per i monopattini sono cambiate molte cose.
Abbiamo già trattato la questione su Virgilio Motori in più riprese e, per saperne di più, potete dare un’occhiata all’approfondimento sulle novità per i monopattini elettrici. Come abbiamo visto nei giorni scorsi, inoltre, la normativa ha creato diversi problemi, anche per via della scarsa informazione tra i cittadini, e non sono mancate tante multe per le violazioni delle nuove norme legate alla circolazione dei monopattini.
Sulla questione registriamo, in questi giorni, anche la posizione di Assosharing, l’associazione che, come si legge sul suo sito ufficiale, rappresenta “la maggioranza del mercato italiano in sharing“. Secondo l’associazione, le novità del CdS sarebbero inapplicabili ai monopattini per via di una serie di criticità. Andiamo a vedere.
Cosa dice Assosharing
Andrea Giaretta, vicepresidente di Assosharing e responsabile dell’area micromobilità, ha chiarito la posizione dell’associazione in una serie di dichiarazioni riportate dagli organi di stampa: “Le nuove norme sii monopattini in sharing sono inapplicabili. Lo sono in riferimento a tre aspetti: casco, copertura assicurativa e contrassegno“.
Per quanto riguarda il casco, secondo Giaretta, le aziende del settore sharing non possono “né fornirlo né garantire che venga utilizzato. E questo semplicemente perché il monopattino è un mezzo che non prevede seduta e di conseguenza un bauletto. Un supporto del genere invaliderebbe l’omologazione del mezzo“.
E non bisogna dimenticare anche: “l’impossibilità di garantire le norme igieniche necessarie e offrire un casco delle dimensioni giuste“. Per il responsabile di Assosharing, l’introduzione del limite di velocità a 20 km/h ha ridotto a 0 il tasso mortalità negli ultimi tre anni. Da non sottovalutare, inoltre, è la questione della copertura assicurativa, già prevista per i monopattini in sharing.
In questo caso, Giaretta evidenzia: “la norma si rifà agli standard delle RC auto, ignorando che i monopattini sono velocipedi e non auto. La Corte Europea dice chiaramente che non si può avere una RC Auto per i monopattini“. A completare le osservazioni di Assosharing c’è la questione del contrassegno. In questo caso, l’associazione si aspetta un decreto attuativo che vada a chiarire le caratteristiche del supporto da installare per il contrassegno stesso.
Cosa chiede Assosharing
Il punto di vista di Assosharing è chiaro: le nuove norme sul Codice della Strada per quanto riguarda i monopattini elettrici sono “inapplicabili” a causa di numerose criticità che caratterizzano il nuovo pacchetto di regole che regola la circolazione dei monopattini. Si tratta di aspetti di grande rilievo che richiedono un approfondimento normativo. La stessa associazione ha chiesto una riapertura del dialogo con le istituzioni per andare a rivedere le norme e correggere quelli che sono gli attuali elementi che non funzionano. Al momento, non è ancora arrivata una risposta in tal senso da parte del Governo. La questione, in ogni caso, resta aperta in quanto le criticità evidenziate da Assosharing sono rilevanti e potrebbero condizionare l’uso dei monopattini.