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Bruno Henrique, il regista brasiliano di un Palermo multietnico: una rosa con sedici nazionalità

Set 8, 2016

Stefano Chioffi

giovedì 8 settembre 2016 16:47

ROMA – Bruno Henrique è il regista di un Palermo giovane e multietnico, che ha una rosa formata da giocatori di sedici nazioni diverse (Italia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Costa Rica, Serbia, Polonia, Slovenia, Norvegia, Svizzera, Svezia, Brasile, Bulgaria, Olanda, Guinea-Bissau, Macedonia, Ungheria). E’ il quattordicesimo brasiliano nella storia del club, ha un ingaggio da settecentomila euro, è costato tre milioni e mezzo (bonus compresi) e ha firmato con il Palermo un contratto fino al 2020. Ha vinto il titolo in Brasile con il Corinthians, ha raccolto applausi in Coppa Libertadores e ha scelto il campionato italiano per provare a lanciare la sua candidatura anche nel centrocampo della Seleçao, che è in fase di ricostruzione dopo il flop al Mondiale e le due deludenti avventure in Coppa America: risultati negativi costati il posto prima a Felipe Scolari e poi a Carlos Dunga. Bruno Henrique ha lo stipendio più ricco nel Palermo di Zamparini, si prepara a debuttare in serie A sabato sera allo stadio “Barbera” contro il Napoli e ha cominciato a scoprire in questi giorni il 4-3-3 di De Zerbi, chiamato dal presidente rosanero dopo l’ennesimo strappo con Ballardini.

IL PROFILO – E’ il classico play, si muove davanti alla difesa: regista e mediano, disegna la manovra e garantisce equilibrio al reparto. Nel Corinthians ha lavorato anche con l’allenatore Tite, classe 1961, nato a Caxias do Sul da genitori di origine mantovana: insieme hanno conquistato il “Brasileirão” nel 2015. Ora Tite è il nuovo commissario tecnico della Seleçao, ha debuttato in panchina con un doppio successo (contro Ecuador e Colombia) nel girone di qualificazione al Mondiale del 2018 in Russia. Bruno Henrique ha acceso la curiosità dei tifosi del Palermo: nel Corinthians aveva preso il posto di Ralf, ceduto al Beijing Guoan, in Cina. E’ un centrocampista che regala qualità e sostanza: ha quasi ventisette anni, ha personalità. Nel club di San Paolo, che adesso è allenato da Cristovão Borges, aveva il compito di impostare la manovra.

IL TITOLO – E’ nato ad Apucarana il 21 ottobre del 1989, è alto un metro e 80, pesa 75 chili, detta i tempi dell’azione e protegge la difesa: pressing, forza nei tackle, senso della posizione, in campo si prende le responsabilità. I dirigenti del Palermo sono convinti che possa diventare un leader anche nella squadra di De Zerbi, 37 anni, il tecnico più giovane della A, che nella scorsa stagione aveva sfiorato la promozione in B con il Foggia. Bruno Henrique ha giocato ventidue partite nel “Brasileirão 2015″, vinto dal Corinthians, realizzando un gol nel derby con il San Paolo. E si è confermato tra i migliori interpreti nel suo ruolo, in Sudamerica, in questa stagione: venti presenze e quattro reti, una doppietta al Botafogo e altre due perle contro il Ponte Preta e il San Paolo. Voti positivi in pagella anche in Coppa Libertadores: sette gare, fino agli ottavi di finale, quando il Corinthians è stato eliminato dal Nacional di Montevideo.

LA STORIA – Bruno Henrique Corsini ha cominciato la carriera nell’Iraty, stato del Paranà: nel 2010 è passato all’Atletico Mineiro e nel 2012 è stato ceduto in prestito al Londrina e dopo dodici mesi alla Portuguesa. E’ stato acquistato dal Corinthians nel 2014, firmando un contratto triennale, e lo scorso 29 agosto la società bianconera ha trovato l’accordo con il Palermo. Nella squadra di De Zerbi indosserà la maglia numero 25.

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