• 25 Dicembre 2024 6:46

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Stop diesel e benzina nel 2035, l’Europa non fa marcia indietro

Dic 5, 2024

Altro che marcia indietro: con il 2035 arriverà il bando delle auto a benzina e diesel in Europa. Teresa Ribera, vicepresidente della Commissione con delega alla Transizione pulita, non mostra alcun tentennamento. Il percorso tracciato dalle istituzioni comunitarie è ben definito, e l’intenzione è di seguirlo fino in fondo. “La proposta di riconsiderare le tempistiche non è qualcosa che stiamo prendendo in considerazione, e direi che non lo sta facendo praticamente nessuno”, ha dichiarato la socialista spagnola durante una visita alla ArcelorMittal di Gand, in Belgio.

La questione sul tavolo

Le autorità sovranazionali sono convinte che sia l’unica soluzione in ottica futura, e lo mette in chiaro.“La questione sul tavolo – ha precisato Ribera – riguarda unicamente come accompagnare l’industria automobilistica europea in un processo di trasformazione già avviato e in una corsa industriale globale iniziata da anni” rispettando la tabella di marcia.

Originariamente prevista per il 2026, la clausola di revisione delle normative sui motori a combustione è oggetto di dibattito. In collaborazione con Austria, Bulgaria, Malta, Polonia, Romania e Slovacchia, l’Italia ha chiesto di anticipare la revisione al 2025. La proposta mira a valutare i progressi compiuti dal mercato delle quattro ruote, attualmente sotto pressione, si veda il caso Volkswagen.

Il gruppo di Wolfsburg ha di recente ammesso di trovarsi una fase critica, al punto da valutare dei provvedimenti radicali, compresa la chiusura di tre stabilimenti, suscitando la ferma opposizione dei sindacati tedeschi. A ogni modo, la crisi di VW  è solo una delle tante a livello globale: negli ultimi giorni sono pure uscite delle voci poco rassicuranti su Nissan.

Strategie e sfide

I firmatari avanzano, inoltre, delle richieste per un approccio più flessibile alle tecnologie per la transizione ecologica. Non si punta esclusivamente su veicoli elettrici e a idrogeno, ma si propone di includere anche propulsori alimentati con carburanti sostenibili. Il principio di “neutralità tecnologica” vuole garantire un ventaglio più ampio di soluzioni. Sebbene i biocarburanti non siano citati esplicitamente, viene suggerito un nuovo sistema di calcolo delle emissioni per favorire l’adozione di tecnologie alternative.

La Commissione europea, tuttavia, rimane ferma sulle sue posizioni. Il divieto è confermato, con l’eccezione degli e-Fuel, come richiesto dalla Germania. “Il messaggio più importante oggi – ha spiegato Ribera – è come disegnare strategie che consentano all’industria automobilistica europea di uscire da una situazione molto complicata. Si tratta di gestire una produzione significativa e l’ingresso nel mercato europeo di auto provenienti da Paesi terzi. È necessario evitare nuove guerre commerciali e, al contempo, garantire la vitalità di un’industria cruciale non solo per l’occupazione, ma anche per l’innovazione. L’obiettivo è fornire soluzioni efficaci per una mobilità sempre più orientata alla decarbonizzazione”.

“Le ragioni per cui implementiamo l’intera strategia verde sono oggi più importanti che mai. Esse rappresentano validi stimoli per l’innovazione, l’adattamento e l’aggiornamento delle capacità industriali”, ha aggiunto Ribera. Tuttavia, ha riconosciuto l’esistenza di sfide significative, come la “pressione energetica” e la “sovrapproduzione” di materiali come l’alluminio e l’acciaio, alimentata da attori globali. “Dobbiamo garantire condizioni di parità e opportunità di sviluppo, preservando la competitività e la permanenza di queste strutture in Europa”.

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