• 23 Dicembre 2024 17:36

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Germania, operai Volkswagen in sciopero a oltranza

Dic 2, 2024

Si può tagliare con un coltello la tensione in Volkswagen. A partire da oggi, lunedì 2 dicembre 2024, tutti gli operai del colosso tedesco, pari a circa 120.000 persone, intraprenderanno uno sciopero a oltranza, culmine dei rapporti logori tra il management e il sindacato dei metalmeccanici nazionale Ig Metall. L’iniziativa organizzata da quest’ultima costituisce una risposta diretta alle misure annunciate dalla compagnia per il contenimento dei costi, che comprendono tagli salariali, chiusure di stabilimenti e decine di migliaia di licenziamenti.

La battaglia più dura

Secondo il sindacato, potrebbe trattarsi della “battaglia più dura che Volkswagen abbia mai conosciuto”. Già aspro, il conflitto rischia di assumere dimensioni senza precedenti, laddove le parti non riuscissero a definire un accordo. La situazione è resa ancora più delicata dal contesto: la Germania è nel pieno della campagna politica date le elezioni anticipate, e una crisi sociale di tali proporzioni avrà forse un impatto sull’esito delle votazioni.

“Gli scioperi di avvertimento inizieranno lunedì in tutte le fabbriche”, ha annunciato il negoziatore della IG Metall Thorsten Gröger, riferisce la dpa. “Se necessario, questa sarà la battaglia di contrattazione collettiva più dura che la Volkswagen abbia mai visto – ha proseguito Gröger -. Non vogliamo questo conflitto, ma lo combatteremo finché il consiglio si concentrerà solo su tagli e licenziamenti invece che su prospettive future”.

La responsabile del comitato aziendale Daniela Cavallo ha sottolineato la diffusa frustrazione tra la manodopera: “Sono sicura che avremo una risposta enorme quando avranno luogo le prime azioni. Ed è anche chiaro che la direzione in cui si dirigono i lavoratori con il loro malcontento è verso il consiglio di amministrazione, che sta versando olio sul fuoco invece di assumersi le proprie responsabilità”.

Le difficoltà tra Volkswagen e il sindacato dei metalmeccanici tedeschi IG Metall stanno sfociando in proteste sempre più accese. Stando a quanto riferisce Handelsblatt, già nei giorni scorsi si sono svolte manifestazioni di avvertimento, un ‘assaggio’ dei provvedimenti previsti. A Wolfsburg, nei pressi della sede centrale del gruppo, si sono fatte sentire campane in segno di dissenso, mentre a Zwickau il disappunto ha assunto un tono più suggestivo, con fiaccole rosse, bevande calde e bratwurst.

Gli slogan esibiti durante le manifestazioni sono stati chiari e diretti: “Nessuna resa, nessuna rinuncia”, “Le vostre proposte sono dinamite sociale”, “Lavoratori all’attacco”. Messaggi che dimostrano la crescente rabbia dei dipendenti verso le politiche di austerità proposte dai vertici dirigenziali.

La replica

Tramite un portavoce, Volkswagen ha dichiarato di avere adottato manovre preventive, atte a garantire i servizi essenziali durante le proteste. La società ribadisce l’importanza del dialogo costruttivo insieme ai rappresentanti dei lavoratori per raggiungere una soluzione condivisa e sostenibile. Tuttavia, il contesto rimane delicato.

La prossima trattativa tra le parti si terrà il 9 dicembre. La direzione Volkswagen ha avanzato richieste come una riduzione salariale del 10% per circa 120.000 operatori dei principali impianti tedeschi, tra Wolfsburg, Braunschweig, Hannover, Salzgitter, Emden e Kassel, nonché tre realtà affiliate. Sul tavolo figurano, inoltre, la chiusura di fabbriche e licenziamenti collettivi, riporta una nota del consiglio aziendale. Ma Ig Metall, e tutti i suoi rappresentati, non intendono restare a guardare.

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