• 28 Novembre 2024 0:17

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Volkswagen Golf, problemi tecnici tardano il lancio dell’erede: slitta al 2029

Lug 18, 2024

Poche vetture sono entrate nel cuore degli appassionati come Volkswagen Golf. L’auto, che appartiene al segmento C, ha venduto tantissimo in tutto il mondo ed è, ad oggi, alla sua ottava versione. La prima è targata 1974, mentre l’ultima è del 2019. Amatissima dai giovani, ha saputo aggiornarsi restando sempre fedele a sé stessa.

Prodotta negli stabilimenti tedeschi di Wolfsburg e in Belgio a Bruxelles, ha visto negli anni estendere la propria produzione anche in altre fabbriche sparse per il mondo. Ad esempio per il mercato sudamericano c’è lo stabilimento di Curitiba in Brasile. Per il Sudafrica c’è la fabbrica di Uitenhage. Infine per la Cina c’è la sede di Changchun e per l’Europa c’è anche uno stabilimento in Ucraina. La Golf negli anni è stata venduta anche in nordamerica e per quanto concerne la serie I e V sono state messe in commercio con il nome di Volkswagen Rabbit.

La Golf cambia pelle

Proprio di recente la Golf ha festeggiato i suoi 50 anni di produzione con un evento che ha visto protagonisti i vertici dell’azienda nello stabilimento di Wolfsburg. In questi anni però la Casa tedesca non è stata di certo con le mani in mano. Dopo il clamoroso scandalo del diesel gate, core business dell’azienda sino a qualche anno fa, la Casa tedesca ha deciso di puntare decisa sull’elettrico investendoci sopra davvero tantissimo.

In particolare Volkswagen ha cominciato ad intavolare alcune collaborazioni per portare al battesimo delle nuove vetture a basso costo elettriche. Tra le tante è partita in particolare una partnership con Rivian, che servirà soprattutto lato software. L’idea era di portare al battesimo la nuova ID.Golf per il 2027-2028. Siamo costretti ad usare il passato però perché pare proprio che questa data possa slittare in avanti.

Problemi in casa Volkswagen

Purtroppo la nuova data per l’esordio della ID.Golf è stata portata al 2029. Il problema riguarda in particolare la nuova piattaforma SSP. Lo slittamento però non riguarda solo questo modello, i SUV T-Sport ad esempio sono stati spostati al 2031. A quanto pare non sarebbe ancora pronto il software per l’architettura E3 2.0 gestito da Cariad.

Proprio per ovviare a questo problema però la Casa tedesca di recente, come dicevamo poco sopra, ha avviato una collaborazione da 5 miliardi di dollari con Rivian. Inizialmente le vetture teutoniche potrebbero adottare una Adapted E/E Architecture per la piattaforma SSP prima che arrivi poi nel 2030, il software definitivo sviluppato con Rivian.

La decisione sofferta è stata presa dal consiglio di amministrazione che si è riunito lo scorso 2 luglio, ma non ha reso ancora la cosa ufficiale. Questo ritardo spingerà inevitabilmente Volkswagen a dover continuare ad utilizzare la attuali piattaforme come la MEB o quelle più nuove come la PPE. Per la SSP bisognerà invece aspettare. La Casa tedesca dopo lo scandalo diesel gate vuole fare le cose per bene e non ritrovarsi una nuova gatta da pelare per le mani. Proprio per questo sta lavorando incessantemente per dotare le proprie vetture del futuro della massima tecnologia disponibile sul mercato.

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