• 20 Settembre 2024 23:29

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Addio tricolore sulla Fiat Topolino, come fare la rimozione gratuita

Lug 14, 2024

La Fiat Topolino continua a essere al centro delle cronache per via della bandiera italiana posizionata sulla fiancata. Tutto ruota intorno alla sede di produzione del veicolo, realizzato fuori dall’Italia, e alla diatriba tra il Governo italiano e Stellantis. È proprio il Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA a riportare in prima pagina la questione Topolino: i clienti che hanno acquistato la microcar sono stati invitati a rimuovere il logo tricolore.

L’antefatto

Il caso Fiat Topolino risale allo scorso mese di maggio, quando al porto di Livorno vennero bloccati 134 esemplari della microcar elettrica a due posti, prodotta in Marocco da Stellantis ma caratterizzata da una bandierina italiana su una fiancata. La Guardia di Finanza bloccò il lotto in quanto il veicolo, essendo prodotto fuori Italia, non avrebbe potuto presentare riferimenti come il logo Tricolore.

Le polemiche tra il Governo e Stellantis hanno spinto il Gruppo a rinominare l’Alfa Romeo Milano, scegliendo, dopo la presentazione ufficiale, di adottare il meno suggestivo nome Alfa Romeo Junior. Successivamente, Stellantis ha rimosso il logo tricolore anche dalla Fiat 600, per evitare polemiche ulteriori e, soprattutto, per evitare sequestri di altri veicoli. Il crossover prodotto in Polonia non include più alcun riferimento alla bandiera italiana.

Cosa succede ora

La questione relativa alla Fiat Topolino non è finita: Stellantis, infatti, ha iniziato a contattare direttamente i clienti che hanno già acquistato la microcar elettrica nella variante con il logo della bandiera italiana. In questa comunicazione, l’azienda informa il cliente in merito alla possibilità di rimuovere gratuitamente i loghi tricolore. Per completare l’operazione sarà sufficiente recarsi in un centro riparatore autorizzato Fiat dove sarà possibile richiedere gratuitamente la rimozione degli adesivi con le bandiere italiane.

Un futuro sempre meno italiano

La nuova iniziativa avviata da Fiat, marchio del Gruppo Stellantis, conferma una presa di posizione dell’azienda che intende eliminare qualsiasi possibile fonte di polemiche con il Governo italiano. In questo momento, infatti, il rapporto tra Stellantis e l’esecutivo non sembra essere idilliaco e questo potrebbe anche condizionare le scelte future del Gruppo.

Ricordiamo che Stellantis ha già chiuso Grugliasco, stabilimento che sarebbe dovuto essere la sede di produzione delle Maserati, e sta centellinando gli investimenti in Italia, con un rallentamento dei lavori della Gigafactory di Termoli e la scelta di estendere la produzione della Panda fino al 2029 a Pomigliano d’Arco, rimandando l’avvio di nuovi progetti per il sito campano. Le ultime novità dei marchi italiani, come l’Alfa Romeo Junior, la Lancia Ypsilon di nuova generazione e, ancora più di recente, l’inedita Fiat Grande Panda sono tutte auto prodotte all’estero, anche se punteranno sull’Italia come mercato principale.

I nuovi investimenti, per Cassino e Melfi, continuano a ritardare, mentre per Mirafiori, stabilimento che in passato rappresentava il cuore della produzione italiana di auto, è prevista, per il momento, solo la nuova Fiat 500 Hybrid. Sarà necessario attendere i prossimi mesi per sapere quali saranno le prossime mosse del Gruppo per i suoi stabilimenti italiani e, soprattutto, se i rapporti con il Governo italiano miglioreranno o meno nei prossimi anni.

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