• 23 Novembre 2024 23:45

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Transizione elettrica, l’Italia mira al biocombustibile: si accendono le critiche

Apr 30, 2024

Addio al carbone entro il 2035? Si può fare. Esprime ottimismo il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica italiano, Gilberto Pichetto, in occasione del G7 Clima, Energia e Ambiente al Forum Internazionale di Torino sui Biocarburanti Sostenibili.

Un accordo di rilevanza storica

Qualche ora prima aveva già svelato l’intesa l’omologo britannico, Andrew Bowie, in una pausa dei lavori in corso presso la Venaria Reale di Torino: “Si tratta di un accordo storico. Riuscire ad avere i Paesi del G7 intorno un tavolo che mandano un segnale al mondo sul fatto che le economie avanzate sono pronte ad abbandonare il carbone è incredibile”.

Fra giusto pochi mesi l’Italia continentale si metterà in regola con le normative, mentre lo stop al carbone in Sardegna avverrà nel 2027. Potremmo spegnere le centrali di Civitavecchia e Brindisi nel corso del 2024, certamente da qui a un anno”, dichiara Cichetto. “Eravamo pronti già lo scorso settembre, ma poi ho avuto un ripensamento, temendo che potesse succedere qualcosa a livello geopolitico. E in effetti di lì a poco c’è stato il 7 ottobre e la crisi nello Stretto di Hormuz”.

A margine dei confronti, anche la delegazione francese dà il proprio benestare: “Il G7 riconosce per la prima volta che il livello di inquinamento da plastica è insostenibile. Il G7 si impegna a ridurre la produzione complessiva di polimeri primari per porre fine all’inquinamento da plastica entro il 2040”.

Perché promuovere i biocarburanti sostenibili: i benefici

L’evento, organizzato durante la Planet Week in collaborazione con il Politecnico di Torino, ha consentito alle parti coinvolte di presentare una dichiarazione congiunta sottoscritta da più di 70 aziende, “volta a sottolineare – si sottolinea – il ruolo dei biocarburanti sostenibili in tutti i settori dei trasporti, promuovendo la sostenibilità ambientale, l’innovazione, gli aspetti sociali e la creazione di valore per le comunità locali”.

La posizione della nostra penisola è chiara: “L’Italia – afferma l’onorevole accoglie con grande favore la dichiarazione congiunta di Torino sui biocarburanti sostenibili. Reputo inoltre molto importante che la sottoscrizione della Dichiarazione, coordinata dalla Cem-Campagna Biofuture, resti aperta fino alla ministeriale G20 di ottobre in Brasile, come segno di forte collaborazione e comunione di intenti tra le Presidenze G7 e G20″.

“I biocarburanti sostenibili – spiega Cichetto – possono e devono fornire un contributo fondamentale alla decarbonizzazione del settore trasporti a livello globale, portando significativi benefici: maggiore sicurezza energetica, facilità di integrazione negli attuali sistemi di logistica, stoccaggio e distribuzione del carburante nonché utilizzazione nei veicoli esistenti, promozione di una logica di economia circolare e creazione di valore per le comunità locali, favorendo pratiche agricole e forestali sostenibili”.

Dietro la battaglia ingaggiata vi è anche una constatazione: l’assist al bacio servito alla Cina, nettamente favorita nella corsa all’elettrico, come dichiarato da Matteo Salvini in molteplici occasioni.

“Occorre mettere in campo e attuare – dice Pichetto – tutte le soluzioni, in ottica di neutralità tecnologica, per decarbonizzare tutti i settori dei trasporti: aereo, marittimo e stradale. In tale contesto, i biocarburanti sostenibili sono tra i principali pilastri della decarbonizzazione del settore trasporti, insieme all’elettrificazione, all’efficienza energetica e agli altri carburanti sostenibili. Non possiamo più aspettare”.

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