AGI – Il governo lavora alla possibile interdizione dagli appalti da due a cinque anni in caso di gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro o di accertata responsabilità penale per reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Lo ha riferito, a quanto si apprende, la ministra del Lavoro Marina Calderone nel corso della sua informativa in Consiglio dei ministri dopo il grave incidente avvenuto in un cantiere edile a Firenze nei giorni scorsi.
All’ordine del giorno del prossimo Consiglio dei ministri, viene spiegato, sarà inserito un provvedimento per il potenziamento della tutela in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, il coordinamento e il rafforzamento delle attività ispettive e del sistema sanzionatorio, anche in relazione al subappalto e alla somministrazione illecita e fraudolenta, oltre alla qualificazione delle imprese, alla formazione del datore di lavoro e dei lavoratori e alla salvaguardia delle imprese regolari.
Il provvedimento potrebbe prevedere anche sospensione e decadenza dai benefici fiscali e contributivi per le imprese irregolari; valutazione di congruità del costo della manodopera in relazione al costo dell’intero appalto. Tra le misure allo studio: una norma di coordinamento delle Procure sulle attività di indagini per i reati in materia di lavoro e di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; l’inasprimento delle attuali sanzioni amministrative in materia di lavoro nero e irregolare; la nuova penalizzazione delle sanzioni in materia di appalto, subappalto e somministrazione illecita.