• 25 Novembre 2024 20:32

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F1, 5 cose che non sai su Oscar Piastri

Gen 28, 2024

Oscar Piastri assieme a Logan Sargeant è stato uno dei rookie che hanno fatto il loro debutto in F1 nel 2023. Il 22enne che si è unito alla McLaren è il 18esimo pilota australiano che si affaccia alla classe regina del Motorsport e, tenendo conto dei risultati ottenuti nelle classi propedeutiche, è anche uno dei giovani maggiormente attenzionati. E di talento, Oscar Piastri, ha dimostrato di averne da vendere. Tanté che la McLaren, che già può fare appoggio su un’altra stella del Circus come Lando Norris, ha deciso di bloccare il proprio gioiellino nativo di Melbourne fino al 2026.

Classe ’01, iniziò a correre in go kart in Australia nel 2011, prima dell’arrivo in Europa nel 2016. Ma a differenza dei suoi colleghi, possiamo dire che Oscar Piastri abbia iniziato ad appassionarsi alle macchine con qualcosa di un po’ più piccolo di un go kart, ossia le auto telecomandate. Ed era un fenomeno già a quel tempo. Non vi sorprenderà sapere che, già all’epoca, fosse abbastanza portato per la guida (seppur attraverso un controller) e all’età di nove anni vinse il campionato del mondo di seconda classe.

È facile comprendere quindi perché, ovviamente guardando ai risultati ottenuti nelle formule minori, ci fosse tutto quell’interesse da parte di McLaren e Alpine di guadagnarsi i servigi dell’australiano. Ma bando alle ciance e andiamo a scoprire 5 curiosità e segreti su uno dei giovani più interessanti della griglia di partenza. Signore e signori ecco a voi Oscar Piastri.

Il numero 81 non è casuale

Prima di iniziare la propria carriera in F1, anche Oscar Piatri ha dovuto decidere con quale numero correre. E l’australiano non ha avuto dubbi scegliendo l’81. Ma perché il pilota della McLaren ha selezionato questa cifra? In primis vi dico che l’81 non è il suo anno di nascita. Il motivo arriva da molto più lontano, come ha raccontato lo stesso 22enne in un’intervista rilasciata al podcast ufficiale della F1.

In occasione della sua primissima gara in go kart, Piastri dovette scegliere con quale numero correre, se auna o due cifre. Si recò, allora, in un negozio di articoli per auto per acquistarlo. Il problema principale è che il negoziante aveva a disposizione solamente l’1 (ma per ovvi motivi non poté prenderlo, essendo il numero riservato al campione dell’anno precedente). Per questo motivi decise di raddoppiare l’1 e per un paio di corse si fece accompagnare dal numero 11.
Quando arrivò il momento di iscriversi alle gare statali del Victoria, l’11 era già stato scelto da un avversario e quindi Piastri scelse l’81.
Per stessa ammissione dell’australiano, non ricorda bene la motivazione che gli fece prendere in considerazione e scegliere quella cifra ma alla fin fine decise di cambiare solamente l’8 come prima cifra della coppia di numeri.

I genitori sono i suoi primi supporters

Non è un mistero che Oscar Piastri possa ritenersi un ragazzo fortunato. Nato il 6 aprile 2001 in quel di Melbourne, il giovane australiano è cresciuto in una famiglia che non gli ha mai fatto mancare il supporto emotivo e finanziario del corso di tutta la sua carriera. Non a caso, infatti, anche Oscar ha sempre fatto riferimento a suo padre come una delle principali ragioni del suo successo. Tutto ebbe inizio quando un giovane Oscar ricevette dal padre, in regalo, un’auto da corsa telecomandata.

Figlio di Chris e Nicole Piastri, il padre di Oscar è comproprietario di una società di sviluppo di software per automobili, l’HP Tuners, azienda fondata nel 2003. Una volta decisa di intraprendere la carriera automobilistica, proprio nei primi anni in kart, Chris Piastri non si è risparmiato facendo anche da meccanico al figlio. Nonostante il talento mostrato fin dalle prime corse da Oscar, i genitori hanno sempre cercato di tenere il figlio coi piedi per terra.

D’altra parte, ci sono poche o nessuna informazione sulla madre del pilota della McLaren, Nicole. Eppure, se in occasione del suo primo anno di F1 Piastri è riuscito a mettere in bella mostra il proprio talento, la madre dell’australiano, presente ad alcune gare per sostenere il figlio, si è resa protagonista su X col giusto mix di post curiosi, commoventi e soprattutto divertenti.
Attualmente Nicole, che non ha mai nascosto di amare le quattro ruote, proprio sul social di proprietà di Elon Musk, può vantare la bellezza di oltre 61 mila followers.

Il suo manager è un ex pilota

Spesso capita che un ex corridore, una volta appeso il casco al chiodo, decida di rimanere nell’ambiente. Questo accade in ogni sport, non solo in F1. Ed è un po’ quello che ha deciso di fare anche Mark Webber. Il pilota australiano, assieme alla moglie Ann e a Jason Allen, fondò la Jam Sports Management, società che si occupa della gestione delle carriere di svariati atleti. E pensare che Piastri si mostrò riluttante quando l’ex pilota della Red Bull gli propose di correre per la McLaren.

Il 22enne non se la sentiva di prendere il posto di un altro suo connazionale, Daniel Ricciardo, a sua volta appiedato dalla scuderia inglese. E, nel caso Piastri avesse deciso di sfruttare l’occasione McLaren, mai errore poteva essere più grande. In occasione della sua prima stagione di F1, infatti, il pilota nativo di Melbourne è già riuscito a salire sul gradino più alto del podio, anche se si trattava della Sprint Race del Qatar, interrompendo così la striscia positiva dei successi targati Red Bull nella gara corta del sabato.

Proprio il primo marzo del 2020, Oscar Piastri annunciò di essersi unito alla società fondata dall’ex pilota di Minardi e Red Bull. E proprio Webber potrebbe rivelarsi molto importante per il futuro dell’attuale driver della McLaren. Nonostante il contratto che lega il giovane Piastri alla scuderia di Woking scada nel 2026, già in più di un’occasione, il fatto che Mark Webber abbia corso per la Red Bull unito al grandissimo talento del 22enne, si sono fatte insistenti le voci di un possibile interessamento da parte del team di Milton Keynes per il pilota originario di Melbourne.

Nelle vene scorre sangue toscano

Cresciuto a East Brighton nonostante sia nato a Melbourne, c’è qualcosa che lega Oscar Piastri (e non ci vuole un genio a capirlo) all’Italia. E proprio nella terra dei canguri che questa famiglia ha trovato la sua “America”. All’inizio del secolo scorso, infatti, il suo trisavolo Giovanni emigrò dalla Toscana all’Australia in cerca di fortuna, imbarcandosi in un lunghissimo viaggio su nave che lo portò fino a Melbourne.

Che dire. La sua scelta fu più che lungimirante tenendo conto del successo ottenuto dalla progenie. Infatti, a fare fortuna non è stato solo Oscar Piastri ma anche il padre del pilota grazie alla sua azienda che, dopo i risultati riscontrati in Australia è riuscita a farsi conoscere in breve tempo negli Stati Uniti d’America e in Europa e, agli inizi della carriera del pilota della McLaren, è stata il primo sponsor di Oscar.

Uomo dell’estate 2022

Potremmo definirlo il ragazzo del desiderio. L’arrivo di Oscar Piastri in F1 è datato 2020 quando Alpine annunciò di aver messo il pilota australiano sotto contratto nella Renault Sport Academy. La scuderia transalpina decise poi di promuovere il 22enne come titolare ufficiale. Ma proprio in questo caso Piastri fu protagonista di un caso veramente particolare.

Il 2 agosto 2022, a seguito dell’annuncio del passaggio di Fernando Alonso dall’Alpine all’Aston Martin, la scuderia francese ufficializzò Piastri come suo pilota ufficiale per la stagione 2023, in sostituzione del due volte campione del mondo, e al fianco di Esteban Ocon. Appena poche ore dopo l’australiano pubblicò un post sull’allora social di Twitter dove smentiva categoricamente la notizia.

Infatti Piastri, proprio all’inizio del mese di luglio aveva firmato segretamente un contratto con la McLaren all’insaputa di Alpine. Il caso fece ovviamente imbestialire la dirigenza della scuderia transalpina tanto che si decise di portare il caso davanti alla Commissione per il Riconoscimento dei Contratti della FIA che il 2 settembre 2022 ufficializzò con un comunicato stampa la validità del contratto stipulato tra il pilota australiano e la McLaren.

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