AGI – È accusato anche di evasione Pietro Genovese, 24 anni, condannato in via definitiva a cinque anni e quattro mesi per la morte Gaia von Freymann e Camilla Romagnoli, entrambe 16enni, investite e uccise dal giovane la sera del 22 dicembre del 2019 su corso Francia, al centro di Roma, mentre attraversavano la strada.
Il controllo nella casa ai Parioli
L’episodio contestato dal pm Roberto Felici risale al pomeriggio del 16 gennaio del 2021. In quel periodo Genovese – figlio del regista Paolo -, è agli arresti domiciliari, dove si trova dal 26 dicembre di 4 anni fa per essere stato arrestato dagli agenti della polizia locale di Roma Capitale in seguito all’incidente mortale.
Quel giorno i carabinieri si recano presso l’abitazione di famiglia del ragazzo per il controllo di ruotine ma, pur citofonando più volte, non riceveranno risposte. Per questo il sostituto procuratore ha disposto la citazione diretta a giudizio per Genovese, assistito dall’avvocato Gianluca Tognozzi.
A difesa di Genovese c’è da segnalare che i carabinieri, quel pomeriggio, pur avendo il numero del telefonino del ragazzo, non lo avrebbero cercato al cellulare. E inoltre, dalle telecamere di sorveglianza del palazzo, il ragazzo non risulta essere uscito di casa.