• 25 Novembre 2024 16:51

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Una folla per l’ultimo saluto a Giulia Cecchettin

Dic 5, 2023

AGI – Alle 11:00 Il feretro di Giulia Cecchettin ha fatto il suo ingresso nel duomo di Padova dove è iniziato il rito dei funerali. Le esequie sono officiate dal vescovo di Padova Claudio Cipolla e da numerosi sacerdoti. Presenti il ministro alla Giustizia Carlo Nordio, il presidente della Regione Luca Zaia e molti sindaci. Il vescovo ha salutato in particolare i tanti giovani presenti.

Nella basilica di Santa Giustina ci sono le corone funebri del presidente della Repubblica, della presidente del Consiglio dei Ministri e dei presidenti di Camera e Senato. Decine di persone sono in coda fuori dal luogo di culto.

“Sono un coetaneo di Giulia, ho 21 anni – spiega Matteo – e mi sono sentito di esprimere la mia vicinanza alla famiglia. Come maschi siamo in difficoltà, si cerca di fare del nostro meglio ma c’è sempre qualcuno nel gruppo che ha atteggiamenti non corretti”. “Sono qui per dare solidarietà a questa ragazza” dice Grazia. In fila ci sono persone di tutte le età. Vincenzo, 73 anni: “Sono qui perché i femminicidi non si limitano a questo caso, spero che questa società si dia una calmata”. 

La diretta

11:47 – Mattarella: riaffermare il valore del rispetto della vita

“Il valore e il rispetto della vita vanno riaffermati in ogni ambito e va ribadito con forza in questo momento in cui sono in corso i funerali di Giulia Cecchettin”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia in occasione del centenario della ‘Stella al merito’. 

11:36 – Il papà indossa un fiocco rosso contro la violenza sulle donne

La sorella Elena stretta al padre Gino e al fratello diciassettenne sono seduti in prima fila assieme alla nonna Carla nella basilica dove si celebrano le esequie di Giulia Cecchettin. Papà Gino indossa il fiocco rosso simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. 

11:32 – Il vescovo: alziamo sguardo oltre il buio

“Domenica è iniziato il tempo dell’avvento, tempo che educa all’attesa, ad alzare lo sguardo oltre il buio: dal tronco ferito e spezzato della nostra umanità spunti un germoglio, come evocava il profeta nella prima lettura. Non sappiamo quando, non sappiamo come, ma è forza che apre vie di riscatto, di affrancamento da ogni forma di negazione della vita”. Lo ha detto nella sua omelia il vescovo di padovam Claudio Cipolla, ai funerali di Giulia Cecchettin.

11:27 – Un’amica recita la prima lettura, “germoglierà un fiore”

È toccata a Giulia Zecchin, una delle più care amiche di Giulia Cecchettin, la prima lettura durante le esequie. La famiglia ha scelto un brano dal libro del profeta Isaia: “Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici”. 

11:25 – Il vescovo ai giovani, “Amare di più, amare meglio”

“I nostri, anche se umani e responsabili, sono sempre tentativi di amore, e noi siamo sempre in cammino e sempre in ricerca della strada migliore. Forse voi giovani potete osare di più rispetto al passato: avete a disposizione le università e gli studi, avete possibilità di incontri e confronti a livello internazionale, avete più opportunità e benessere rispetto a 50 anni fa. Nella libertà potete amare meglio e di più: questa è la vostra vocazione e questa può e deve diventare la vostra felicità”. Così nella sua omelia per i funerali di Giulia Cecchettin, il vescovo di Padova, Claudio Cipolla, nel duomo della citta’.

11:24 – Il vescovo: difendiamo la vita in piazze e Palazzi

“Le piazze, le aule universitarie, i palazzi, le nostre case possono certo diventare quei luoghi dove poter difendere i diritti dei più deboli e creare le condizioni per una vita sociale e individuale all’insegna della giustizia e della libertà. Ma i cammini intrapresi in questi spazi saranno efficaci e giungeranno a dei risultati duraturi nella misura in cui dentro ciascuno di noi si comporrà l’armonia annunciata dal profeta”. Così nella sua omelia per i funerali di Giulia Cecchettin, il vescovo di Padova, Claudio Cipolla, nel duomo della città.

11:26 – Il vescovo: mai più atti di sopraffazione e abuso

“Insegnaci, Signore, la pace tra generi, tra maschio e femmina, tra uomo e donna. Vogliamo imparare l’amore e vivere nel rispetto reciproco, cercando anzi il bene dell’altro nel dono di noi stessi. Non possiamo più consentire atti di sopraffazione e di abuso; per questo abbiamo bisogno di concorrere per riuscire a trasformare quella cultura che li rende possibili”. Così nella sua omelia per i funerali di Giulia Cecchettin, il vescovo di Padova, Claudio Cipolla, nel duomo della città. “Ti domandiamo, o Signore, la pace nel rapporto tra generazioni, tra giovani, adulti e anziani così che il coraggio e le aspirazioni – ha aggiunto – possano coniugarsi con la sapienza e la profondità di chi conosce la storia e ne interpreta le direttrici. Così che non torni ad essere accolto tra le possibilità a nostra disposizione cià che già ha prodotto il male. Donaci, Signore, anche la pace del cuore, del mio cuore e del cuore di tutti i presenti, Chiediamo la pace del cuore anche per Filippo e la sua famiglia. Il nostro cuore cerca tenerezza, comprensione, affetto, amore. La pace del cuore è pace con se stessi, con il proprio corpo, con la propria psiche, con i propri sentimenti soprattutto quelli che riguardano il senso delle azioni che compiamo e il senso della vita. Il nostro cuore è il luogo dove il Vangelo e la Pasqua di Gesù di Nazareth”. 

11:23 Il vescovo: il suo sorriso ci manca, custodiamone progetti

“Il sorriso di Giulia mancherà al papà Gino, alla sorella Elena e al fratello Davide e a tutta la sua famiglia; mancherà agli amici ma anche a tutti noi perché il suo viso ci è divenuto caro. Custodiamo però la sua voglia di vivere, le sue progettualità, le sue passioni. Le accogliamo in noi come quel germoglio di cui parla il profeta. Perché desideriamo insieme attendere la fioritura del mondo nel quale finalmente anche i nostri occhi saranno beati”. Così nella sua omelia per i funerali di Giulia Cecchettin, il vescovo di Padova, Claudio Cipolla, nel duomo della città.

11:21 – L’omelia del vescovo: in noi amarezza, tristezza e rabbia 

“La conclusione di questa storia lascia in noi amarezza, tristezza, a tratti anche rabbia ma quanto abbiamo vissuto ha reso evidente anche il desiderio di trasformare il dolore in impegno per l’edificazione di una società e un mondo migliori, che abbiano al centro il rispetto della persona (donna o uomo che sia) e la salvaguardia dei diritti fondamentali di ciascuno, specie quello alla libera e responsabile definizione del proprio progetto di vita”. Lo ha detto nella sua omelia il vescovo di Padova, Claudio Cipolla, ai funerali di Giulia Cecchettin. “Questo impegno – ha aggiunto – è indispensabile non solo per garantire qualità di vita al singolo individuo ma anche per realizzare quei contesti sociali e quelle reti in cui le persone siano valorizzate in quanto soggetti in grado di dare un contributo originale e creativo”. E ancora: Non avremmo voluto vedere quello che i nostri occhi hanno visto né avremmo voluto ascoltare quello che abbiamo appreso nella tarda mattinata di sabato 18 novembre. Per sette lunghi giorni avevamo atteso, desiderato e sperato di vedere e sentire cose diverse. Ed invece ora siamo qui, in molti, con gli occhi, anche quelli del cuore, pieni di lacrime e con gli orecchi bisognosi di essere dischiusi ad un ascolto nuovo”.

11:20 – Già in 8 mila fuori dalla chiesa

Sono già 8.000 le persone che si sono radunate davanti alla basilica di Padova dove sono in corso le esequie di Giulia Cecchettin. Lo comunica la Diocesi, secondo cui molte altre persone stanno affluendo. 

11:08: Il vescovo: “L’addio sia stringerci ai suoi ideali

Il vescovo di Padova Carlo Cipolla apre le esequie di Giulia Cecchettin salutando le autorità presenti e “tutti i giovani”. “L’addio a Giulia sia abbracciarci e stringersi a lei e alla sua famiglia e ai suoi ideali”, afferma il prelato.

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