• 25 Novembre 2024 18:38

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Sbarchi e naufragi, Lampedusa senza tregua

Nov 22, 2023

AGI – Sbarchi e naufragi. Nessuna tregua a Lampedusa che continua a intercettare e raccogliere drammi e storie di umanità in cerca di approdi e di futuro. Nella notte l’ennesima tragedia del mare: un barchino si è spezzato, al largo dell’isola delle Pelagie, durante le operazioni di soccorso ed è morta una donna ivoriana di 26 anni.

Complessivamente erano 47 i subsahariani partiti da Sfax, in Tunisia, come i 40 salvati lunedì, quando una bimba di due anni è morta poco dopo il soccorso e altre 8 persone, tra cui almeno un bimbo e il suo papà, risultano ancora disperse. In 88, intanto, sono approdati sull’isola a bordo di due barchini partiti sempre da Sfax. I due natanti, con a bordo 39 e 49 persone, sono stati soccorsi dalla Guardia costiera e dalla nave Aurora della ong Sea Watch.

Hanno detto di essere originari di Costa d’Avorio, Camerun, Burkina Faso, Mali, Sierra Leone e Gambia. Ieri, sull’isola, ci sono stati in tutto 9 sbarchi con un totale di 483 persone. Fra loro i 46 superstiti del naufragio, il secondo in poco più di 24 ore, che si è registrato a circa 28 miglia a Sud di Lampedusa.

All’hotspot si contavano 1.283 ospiti, fra cui 103 minori non accompagnati; in mattinata 280 quelli trasferiti col traghetto di linea Galaxy a Porto Empedocle. 

A Ravenna, attorno alle 10.45, è arrivata la Geo Barents di Medici senza frontiere con a bordo 57 migranti, compresi 13 minori non accompagnati.
E sono tante le storie di sofferenza raccolte. A Lampedusa innanzitutto.

“Yahe ha provato a trattenere il proprio bambino, Bintu, ma è stata punta dalle meduse e tra il dolore e le lesioni non ce l’ha fatta”: è il racconto di Francesca Saccomandi, operatrice umanitaria della Ong Mediterranean Hope, che è stata tra i soccorritori del gruppo di migranti naufragati lunedì nei pressi dell’isola di Lampedusa (Agrigento), a seguito del quale è morta una bimba di due anni poco dopo il soccorso.

Il bimbo disperso aveva un anno e otto mesi ed è uno delle due piccole vittime della tragedia del mare: non si hanno notizie nemmeno del padre, pure lui tra i dispersi. “L’altra bimba di due anni – racconta sempre Saccomandi – è arrivata sul molo Favarolo e hanno tentato inutilmente di rianimarla ancora proprio sul molo, ma non ce l’hanno fatta. Adesso è in una bara chiusa al cimitero di Lampedusa”.

L’operatrice umanitaria descrive le sensazioni vissute da Yahe, la mamma ventenne guineana di Bintu, durante e subito prima della tragedia: “La barca si è rovesciata, le punture delle meduse le hanno reso impossibile trattenerlo a sè.

Yahe – prosegue Francesca Saccomandi – mi ha anche raccontato che, poco prima del naufragio, nel vedere le coste di Lampedusa, insieme al bambino cantavano Boza Boza free, che è il grido di sollievo e di vittoria per avere attraversato il mare ed essere sopravvissuti”. 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close