AGI – Torna libero Salvatore Buzzi, il ras delle cooperative romane coinvolto nella maxi indagine ‘Mondo di Mezzo’. L’imprenditore, che era in carcere da circa un anno, ha lasciato ieri sera il penitenziario di Catanzaro secondo quanto riferiscono i suoi difensori.
La scarcerazione è legata a un provvedimento della Cassazione che ha definito illegittimo l’ordine di esecuzione del suo arresto. In base alla decisione degli ermellini, la corte d’appello di Roma e la procura generale hanno deciso la scarcerazione.
I difensori hanno ora circa 30 giorni di tempo per chiedere al tribunale di sorveglianza della Capitale l’esecuzione della pena con la misura alternativa dell’affidamento terapeutico. Buzzi deve ancora scontare, infatti, circa cinque anni.
Il suo nome, nelle cronache giudiziarie di questi ultimi anni, è sempre stato associato a quello di Massimo Carminati, ex militante dei Nar (10 anni di condanna definitiva).
Furono arrestati insieme il 2 dicembre del 2014 con l’accusa di essere stati i promotori e gli organizzatori di una associazione di stampo mafioso che era arrivata nel cuore dell’amministrazione pubblica romana, condizionando gli orientamenti politici e interferendo nella gestione degli appalti.
L’inchiesta, inizialmente, era chiamata dagli addetti ai lavori ‘Mafia Capitale, ma fu poi la stessa Cassazione, il 22 ottobre del 2019, a stabilire che la mafia non c’entrava nulla e che il 416 bis poteva considerarsi caduto.