• 25 Novembre 2024 12:29

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Caro benzina, la stangata: quanto pesa sulle nostre tasche

Ago 21, 2023

Ormai non si parla d’altro, se non della necessità di intervenire per fermare il caro benzina, che sta mettendo in ginocchio il nostro Paese ormai da tempo. Secondo le promesse di Giorgia Meloni e Matteo Salvini, il prezzo della benzina non sarebbe mai più dovuto arrivare nemmeno a sfiorare la quota dei 2 euro al litro.

Prezzi oltre i limiti: italiani stanchi

E invece eccoci qui, addirittura a superare quella soglia. Sulle autostrade i prezzi alla pompa sono alle stelle, in modalità servito purtroppo succede lo stesso anche nelle città italiane. Alcuni poi addirittura approfittano della situazione e vendono il carburante oltre i 2,70 euro al litro. Follia dilagante!

La situazione sta letteralmente degenerando. Motivo per il quale ormai ogni associazione a tutela dei consumatori muove richieste e inviti al Governo, che dovrebbe intervenire immediatamente per mitigare il caro carburante e la situazione di malcontento generale dei cittadini, che si ritrovano con le tasche vuote.

Conti fuori dal comune: urge una politica ad hoc

Assoutenti continua a battersi per i consumatori, la situazione è davvero assurda e invivibile, e il fatto che non si arrivi a una soluzione sembra incredibile. I rincari registrati durante queste ultime settimane, in corrispondenza delle partenze per le vacanze – sommando effetti diretti e indiretti – potrebbero costare ben 10,7 miliardi di euro agli italiani. Per una famiglia media si parla di una stangata che arriva addirittura a 417 euro di spesa in più in un anno.

Il Governo non ci sente

Nonostante le proteste, l’esecutivo si difende parlando del taglio al cuneo fiscale. Secondo quanto dichiarato dagli esponenti del Governo infatti tagliare le accise della benzina “costerebbe un miliardo al mese, 12 miliardi l’anno, ha dichiarato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

E lo stesso ha sottolineato anche che l’Esecutivo usa questi fondi “per tagliare il cuneo fiscale”. E secondo il Ministro, provvederanno con la stessa manovra nuovamente, in occasione della prossima Legge di Bilancio, Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, ha sottolineato: “Quando uno taglia il costo della benzina non favorisce i più deboli, paradossalmente, ma favorisce chi fa più benzina che di solito sono quelli che hanno macchine più potenti”.

Torniamo però a una questione molto importante, che abbiamo già affrontato nei giorni scorsi: l’Italia è un Paese in cui l’88% delle merci viaggia su gomma per arrivare nei supermercati e nei negozi. I conti son presto fatti: è ovvio che i rincari del carburante incidono anche sul prezzo finale dei beni di consumo e prima necessità. E in effetti, oggi andare a fare la spesa in Italia è diventato un salasso, lo sappiamo bene, costa tutto il doppio o quasi.

La Federazione Europea Operatori della Logistica Integrata ha spiegato, senza troppi peli sulla lingua: “Il Governo continua a non voler toccare le accise perché indirettamente sono un modo di fare cassa sulle spalle degli italiani”. Il fisco ha gioito infatti dei rincari delle ultime settimane: in corrispondenza del grande esodo estivo – tra Iva e accise – secondo la stima di Assoutenti, il gettito è stato pari a circa 2,27 miliardi di euro.

Tutte le associazioni dei consumatori chiedono a gran voce un intervento sensato, concreto e immediato da parte del Governo, serve un nuovo taglio delle accise.

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