• 26 Novembre 2024 3:45

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Al via tra luci e ombre il Mondiale di calcio femminile più grande di sempre

Lug 18, 2023

AGI – Tutto pronto in Australia e Nuova Zelanda per la nona edizione del mondiale di calcio femminile, la più grande di sempre, che scatterà giovedì con le due squadre padrone di casa impegnate rispettivamente contro Irlanda e Norvegia. Le campionesse in carica degli Stati Uniti e l’Inghilterra sono le favorite per il successo finale ma l’Italia di Milena Bertolini, che esordirà lunedì 24 giugno contro l’Argentina, punta a dire la sua in un girone eliminatorio di cui fanno parte anche la forte Svezia e il Sudafrica.

Il torneo ‘downunder’, che si concluderà il 20 agosto, si apre con molti problemi a partire dalle tantissime campionesse fuori per infortunio come le francesi Delphine Cascarino, 
Marie-Antoinette Katoto e Amandine Henry, le americane Catarina Macario, Mallory Swanson e Becky Sauerbrunn, le inglesi Beth Mead e Leah Williamson, l’olandese Vivianne Miedema e la tedesca Giulia Gwinn.

Per quasi tutte si tratta di lesioni del crociato (la stessa spagnola Pallone d’Oro Alexia Putellas si è ripresa appena in tempo), un infortunio che si sta rivelando il tallone d’achille di un movimento in vorticosa crescita. L’handicap del fuso orario, inoltre, rendendo le 64 partite distribuite in 10 stadi poco fruibili dal pubblico europeo, ha fatto sì che i network del Vecchio continente offrissero pochissimo per i diritti televisivi, con grande sconcerto del numero uno della Fifa, Gianni Infantino. Una parziale soluzione è stata trovata solo dopo l’intervento dei titolari dello Sport di Francia, Germania, Inghilterra, Italia e Spagna. La Rai, ad esempio, trasmetterà solo un quinto delle gare. 

Il torneo sta richiamando comunque l’attenzione di tutto il mondo per un movimento in netta crescita, come dimostra il milione di biglietti già venduti. Due tutti esauriti sono già assicurati giovedì per la partita inaugurale allo stadio Eden Park di Auckland, tra Nuova Zelanda e Norvegia, e poco dopo a Sydney dove scenderanno in campo Australia e Irlanda.

Ai nastri di partenza ci sono 32 squadre ripartite in otto gironi. Le migliori due di ogni raggruppamento accederanno alla fase a eliminazione diretta, obiettivo minimo delle italiane, che esordiranno lunedì 24 luglio nel girone G contro l’Argentina e dovranno vedersela poi con la Svezia, semifinalista agli ultimi Europei, e il Sudafrica.

Le azzurre sono ad Auckland, dove lunedì 24 sfideranno l’Argentina nella partita d’esordio (ore 9 italiane, diretta su Rai 1). Considerando che passeranno agli ottavi le prime due del girone a quattro, le azzurre (numero 16 del ranking) dovrebbero riuscire a mettersi dietro le sudamericane (numero 29) e il Sudafrica (54) mentre le svedesi (terze al mondo) appaiono fuori portata. Dopo la delusione degli Europei in Inghilterra, però, bisogna essere prudenti.

Incoraggianti gli ultimi due test amichevoli dell’Italia: una vittoria per 1-0 contro la Nuova Zelanda (a segno Valentina Giacinti) e uno 0-0 contro il Marocco. Dopo le rinunce a Sara Gama e Aurora Galli, con qualche strascico polemico, la ct Bertolini punta su giovani come Giulia Dragoni, centrocampista del Barcellona classe 2006. “Ci stiamo godendo molto questa bellissima esperienza in un posto che è veramente meraviglioso e che ci sta offrendo tante sorprese da vedere e da scoprire”, ha raccontato l’azzurra Cecilia Salvai, difensore della Juventus.

AGI – Tutto pronto in Australia e Nuova Zelanda per la nona edizione del mondiale di calcio femminile, la più grande di sempre, che scatterà giovedì con le due squadre padrone di casa impegnate rispettivamente contro Irlanda e Norvegia. Le campionesse in carica degli Stati Uniti e l’Inghilterra sono le favorite per il successo finale ma l’Italia di Milena Bertolini, che esordirà lunedì 24 giugno contro l’Argentina, punta a dire la sua in un girone eliminatorio di cui fanno parte anche la forte Svezia e il Sudafrica.
Il torneo ‘downunder’, che si concluderà il 20 agosto, si apre con molti problemi a partire dalle tantissime campionesse fuori per infortunio come le francesi Delphine Cascarino,  Marie-Antoinette Katoto e Amandine Henry, le americane Catarina Macario, Mallory Swanson e Becky Sauerbrunn, le inglesi Beth Mead e Leah Williamson, l’olandese Vivianne Miedema e la tedesca Giulia Gwinn.
Per quasi tutte si tratta di lesioni del crociato (la stessa spagnola Pallone d’Oro Alexia Putellas si è ripresa appena in tempo), un infortunio che si sta rivelando il tallone d’achille di un movimento in vorticosa crescita. L’handicap del fuso orario, inoltre, rendendo le 64 partite distribuite in 10 stadi poco fruibili dal pubblico europeo, ha fatto sì che i network del Vecchio continente offrissero pochissimo per i diritti televisivi, con grande sconcerto del numero uno della Fifa, Gianni Infantino. Una parziale soluzione è stata trovata solo dopo l’intervento dei titolari dello Sport di Francia, Germania, Inghilterra, Italia e Spagna. La Rai, ad esempio, trasmetterà solo un quinto delle gare. 
Il torneo sta richiamando comunque l’attenzione di tutto il mondo per un movimento in netta crescita, come dimostra il milione di biglietti già venduti. Due tutti esauriti sono già assicurati giovedì per la partita inaugurale allo stadio Eden Park di Auckland, tra Nuova Zelanda e Norvegia, e poco dopo a Sydney dove scenderanno in campo Australia e Irlanda.
Ai nastri di partenza ci sono 32 squadre ripartite in otto gironi. Le migliori due di ogni raggruppamento accederanno alla fase a eliminazione diretta, obiettivo minimo delle italiane, che esordiranno lunedì 24 luglio nel girone G contro l’Argentina e dovranno vedersela poi con la Svezia, semifinalista agli ultimi Europei, e il Sudafrica.
Le azzurre sono ad Auckland, dove lunedì 24 sfideranno l’Argentina nella partita d’esordio (ore 9 italiane, diretta su Rai 1). Considerando che passeranno agli ottavi le prime due del girone a quattro, le azzurre (numero 16 del ranking) dovrebbero riuscire a mettersi dietro le sudamericane (numero 29) e il Sudafrica (54) mentre le svedesi (terze al mondo) appaiono fuori portata. Dopo la delusione degli Europei in Inghilterra, però, bisogna essere prudenti.
Incoraggianti gli ultimi due test amichevoli dell’Italia: una vittoria per 1-0 contro la Nuova Zelanda (a segno Valentina Giacinti) e uno 0-0 contro il Marocco. Dopo le rinunce a Sara Gama e Aurora Galli, con qualche strascico polemico, la ct Bertolini punta su giovani come Giulia Dragoni, centrocampista del Barcellona classe 2006. “Ci stiamo godendo molto questa bellissima esperienza in un posto che è veramente meraviglioso e che ci sta offrendo tante sorprese da vedere e da scoprire”, ha raccontato l’azzurra Cecilia Salvai, difensore della Juventus.

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