Dopo il sì della Curia e l’emozione con cui è stata accolta la proposta del regista messicano Alejandro Iñárritu di portare il ‘barcone della morte’ in piazza Duomo nei giorni della visita del Papa per un grande momento di riflessione sulla tragedia dell’immigrazione, Matteo Salvini attacca duramente il progetto cui su più fronti si lavora. “Qua c’è il lavaggio del cervello per farci digerire un’immigrazione di massa – ha tuonato parlando a Radio Padania – ma la gente sta capendo e non c’è bisogno di barcone, film e fiction a senso unico per far capire che quando è troppo è troppo”.
IL SONDAGGIO – VI PIACE L’IDEA?
Il fotomontaggio
Il segretario della Lega ha poi liquidato la proposta, che ha raccolto un diffuso consenso: “Ormai manca solo padre Pio a dirci che ci stiamo facendo invadere dai clandestini, altro che barconi in piazza Duomo. Ringrazio sindaci e amministratori locali della Lega – ha aggiunto – che fanno da argine”.
Iñárritu immagina il barcone simbolo della tragedia dei profughi nel Mediterraneo, che parte da Augusta, in Sicilia, e, in occasione della visita del Papa, approda in piazza del Duomo, a Milano, con il suo carico di anime morte, come un memoriale viaggiante, dedicato alle migrazioni che attraversano il mondo. Il progetto nasce inoltre dall’inchiesta di Repubblica del luglio scorso e sta mettendo d’accordo tutti: dal Comune
alla Curia, dalla Fondazione Prada con cui il regista collabora al ministero della Difesa, che ha fatto recuperare dalla Marina militare il relitto, con i resti di 700 vittime, in fondo al canale di Sicilia. L’idea, lanciata dal nostro quotidiano e sostenuta dai lettori con una raccolta di migliaia e migliaia di firme, è stata rilanciata dal regista premio Oscar