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5 cose che sul Samsung Galaxy S8 riescono meglio – GQ Italia

Apr 18, 2017

Come tutti sappiamo, Samsung aveva la missione di risollevare l’immagine dell’azienda coreana dopo il fail “esplosivo” del Note 7 l’anno scorso e riconquistare la fiducia dei consumatori. L’ha fatto alla grande, con un balzo in avanti che non è un salto nel buio: l’S8 (con il fratello S8+) è un telefono esteticamente bellissimo e molto potente, un po’ diverso dal solito Android in tanti modi che non si vedono subito e molto divertente da usare, un aspetto quest’ultimo di cui ogni tanto ci dimentichiamo un po’ troppo facilmente anche noi che ne scriviamo. In fondo sono gadget, o no?

Ecco i pregi, qualche difetto e un’incognita per un device di cui tutti parlano, prima ancora della sua uscita ufficiale:

I pregi:

1. Scrivere. Solitamente sui telefoni Android è una fatica immonda. Colpa delle tastiere, certo, ma anche del design, che spesso non consente la migliore impugnatura per lasciare correre i pollici. Finalmente potrete fare a meno delle tastiere swype: io sull’S8 sono riuscito a scriverci interi articoli, come questo che state leggendo, per esempio;

2. Ottimizzare il sistema. Se ne parla sempre troppo poco, ma è purtroppo normale che dopo un po’ di utilizzo e a furia di installare applicazioni, gli smartphone Android rallentino o facciano cose strane – fatica nel blocco e così via. Da anni i maggiori produttori inseriscono un sistema di manutenzione automatica del device. Ma quante volte la batteria si è comunque consumata senza apparente motivo? Solo il tempo potrà dirci la verità sulla longevità del device, ma sicuramente questo aspetto è curato nel dettaglio;

3. Giocare, montare video, editare immagini. L’S8 è talmente bello che forse non vi hanno detto quanto sia potente. Bene, lo è. E fa agevolmente molte operazioni che di solito preferiamo compiere con un laptop, senza surriscaldarsi eccessivamente o scaricare di colpo la batteria. Un appello a Samsung: non c’è l’opzione nativa per mettere le scritte sulle foto… integratela, per favore, senza meme non si va da nessuna parte! E qui andiamo direttamente al prossimo punto:

4. Fare foto sceme. La fotocamera posteriore dell’S8 è stata una delle poche piccole delusioni di questo update, ma d’altra parte migliorare quella dell’S7 non era affatto facile. È incredibilmente migliore quella frontale (come del resto è successo anche nel nuovo Huawei P10) e soprattutto è strepitoso il software di realtà aumentata che sovrappone le faccine come Snapchat (e come hai visto in T2);

5. Il display. Lo “schermo a tutto schermo”, se possiamo chiamarlo così, sulla carta è, per rapporto tra ingombro e resa, la migliore scelta sul mercato per giocare, ma anche per YouTube e Netflix, per leggere libri (Amazon Kindle) e fumetti (su Comixology o Manga Rock). Con un bel problema però…

I difetti:

1. Il display. Bello, bellissimo lo schermo “allungato” 18,5:9 (contro i classici sedici noni) del nuovo Samsung. Peccato che non sia sfruttato – o meglio, non ancora – dal software. Per app come Kindle o Manga Rock bisogna “accendere” l’opzione a schermo intero dalle impostazioni. Se guardi Netflix tenendo il telefono orizzontale, avrai anche due vistose bande nere sui lati per adattarlo allo schermo. Sappiamo anche dalla presentazione di LG G6 che Amazon sta lavorando a video ottimizzati per formati diversi. Aspettiamo aggiornamenti;

2. Sbloccare con impronta e iride. Molti hanno criticato il posizionamento del sensore per l’impronta, accanto alla fotocamera. In effetti è scomodo. Poteva essere anche utilizzato meglio. Huawei per esempio assegna funzioni di navigazione al sensore posizionato dietro lo schermo. Ma la cosa peggiore è il riconoscimento dell’iride. Per sbloccare il device, bisogna sollevarlo a un’angolazione a cui non siamo abituati. Staremo a vedere se diventerà una strada abitudine di costume, o semplicemente questo metodo di sblocco verrà scartato perché troppo scomodo. Dopo qualche settimana di utilizzo e vari esperimenti, io ho scelto il riconoscimento dell’impronta (dopo un po’ ho imparato a trovarlo senza troppa fatica) più il caro, vecchio codice di sblocco con il segno da comporre;

3. Modalità ritratto. Grazie alle doppie fotocamere posteriori sui loro flagship, Huawei e Apple offrono una modalità ritratto con lo sfondo sfocato che, pur con funzionamento alterno, sta diventando piuttosto popolare. Su Samsung, manca completamente. Peccato.

L’incognita:

Bixby, oltre alla schermata dedicata con info utili e widget, in futuro ci permetterà di fare molte cose. Fotografare un prodotto e acquistarlo online, per esempio. Oppure interagire con il telefono e le sue app tanto da sostituire in parte l’interazione touch. Per ora, di tutto questo, c’è pochissimo. L’intelligenza artificiale si limita a riconoscere elementi nelle foto (niente di nuovo, Google Foto lo fa tranquillamente) e mostrarcene altre, simili, pescate nel web (da Pinterest, che a quanto pare esiste ancora). I risultati sono divertenti e paradossali, utilità se ne vede poca. Per tutto il resto dovremo aspettare, anche perché l’assistente di Samsung ancora non parla in italiano.

Questa recensione è basata sull’esperienza d’uso di un Galaxy S8+, fornito direttamente da Samsung.

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