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Inter, gli uomini del Suning alla Pinetina

Nov 11, 2016

di Andrea Ramazzotti

venerdì 11 novembre 2016 10:00

APPIANO GENTILE (COMO) – Mercoledì erano alla Pinetina a dare il benvenuto a Pioli e ieri hanno fatto il bis, pranzando insieme al tecnico e agli altri dirigenti. I volti con tratti tipicamente orientali di Steven Zhang e di Jun Liu stanno diventando di casa sia ad Appiano Gentile sia nella sede nerazzurra di corso Vittorio Emanuele. Sono loro due gli uomini che stanno curando in prima persona l’investimento che Suning ha fatto sull’Inter. Non saranno sempre a Milano perché la loro vita e i loro ruoli all’interno del colosso di Nanchino li porteranno presto in patria o comunque in giro per il mondo, ma i tifosi nerazzurri stanno imparando a conoscerli. Parlano inglese in maniera corrente, si muovono spesso con un van o con una macchina della società guidata da un autista, non hanno uomini della scorta e non fanno pesare le loro cariche. Nel processo decisionale per la scelta del nuovo tecnico hanno ascoltato con attenzione le indicazioni provenienti dalla componente italiana del club e insieme agli altri connazionali (la figura chiave al momento è Jun Ren, braccio destro del patron Jindong Zhang) hanno sposato la linea dell’area sportiva. Insomma, non hanno avuto la presunzione di decidere pur essendo a digiuno o quasi di calcio. Questo non vuol dire che in futuro non lo faranno. Il periodo a Milano servirà ad entrambi come una vera e propria full immersion nel mondo nerazzurro che presto maneggeranno con maggiore dimistichezza. A quel punto Suning potrà dirsi davvero dentro a una realtà che comunque, da qualche settimana, ha già iniziato a prendere in pugno.

PIOLI SI PRESENTATUTTO SULL’INTER

IL FIGLIO DEL BOSS – Zhang jr, il cui nome di battesimo è Kangyang, trasformato in Steven con gli interlocutori occidentali, ha 25 anni e in Suning, oltre che membro del consiglio, è direttore dello sviluppo internazionale. Una specie di ministro degli esteri, ruolo che ricopre con grande competenza, ma anche con voglia di imparare. Prima o poi sarà lui a guidare l’impero di famiglia, forte di un percorso di studi impeccabile (è laureato alla Wharton School dell’Università della Pennsylvania in Scienze dell’Economia) e di altre esperienze professionali di un certo prestigio (ha lavorato presso il settore Equity Capital Market di Morgan Stanley e presso JP Morgan nel settore degli investimenti bancari, conducendo fusioni, acquisizioni e rifinanziamenti sul mercato americano e di Hong Kong).

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