E’ ormai da qualche giorno che il “neonato” Xiaomi Mi 6 ha catalizzato le attenzioni di critica e pubblico: specifiche tecniche di primissimo livello abbinate ad un prezzo ultra-competitivo, difficile chiedere di più. Considerato, però, che l’azienda cinese ha alzato (e di molto) l’asticella, è giusto fare le pulci nei confronti di un device che ha comunque un successo assicurato.

Oggi parliamo dell’ormai annosa questione del jack audio da 3.5 mm. In molti ricorderanno le reazioni, un mix di sdegno e ironia (a volte anche cattiva), all’annuncio di Apple risalente ormai a un anno fa: niente “forellino” su iPhone 7. Presto, però, si è capito che anche in quel caso la mela ci aveva visto lungo: HTC e Lenovo, tanto per citarne alcuni, hanno subito imitato Cupertino. Alla lista si aggiunge anche Xiaomi col suo Mi 6, una scelta che però ha fatto discutere soprattutto per un aspetto.

Di certo la rimozione del connettore da 3,5 mm riesce a far guadagnare spazio all’interno del device per redistribuire meglio tutte le componenti interne, una soluzione che evita anche surriscaldamenti e una miglior dispersione del calore. In quanto a praticità, il dibattito è invece apertissimo: c’è chi preferisce avere tutto in un’unica porta (ricarica, cuffie e trasferimento dati), chi invece è ancoratissimo al caro vecchio jack audio da 3.5 mm per ascoltare la musica.

Ma è soprattutto la mancanza delle certificazioni IP67 o IP68 a deludere. La rinuncia di un’uscita di questo tipo avrebbe dovuto portare a questi risultati, eppure Xiaomi si è limitata a dichiarare la resistenza agli schizzi d’acqua, senza peraltro fornire alcun dettaglio ulteriore. Una mancanza che di certo non è all’altezza di un device che, ripetiamo, ha tutto per competere con altri top di gamma ben più reclamizzati. Vedremo se nei prossimi giorni sapremo qualcosa di più in merito. Voi che ne pensate? Siete favorevoli all’eliminazione del jack audio da 3.5 mm sugli smartphone?