“L’unico modo che abbiamo di creare queste esperienze narrative super immersive è concentrarci solamente sul single player,” aveva già dichiarato ad agosto durante la Gamescom. “Una componente multiplayer su cui lavorare diluirebbe il tutto. È il pericolo che si corre nel fare due cose alla volta”.

“C’è molto di più che sparare”, spiega Tordsson, “è un’ambientazione fittizzia ovviamente, e ha una storia folle, ma proviamo a raccontarla in maniera veritiera per quanto possibile. Questo è il nostro obiettivo”, aggiunge.

“Ci sono molte cose che non vedete. Stiamo provando a spingerci oltre i nostri limiti, ma allo stesso tempo continuare a fare quello che rende Wolfenstein veramente speciale: il dramma, le relazioni, l’humor dark e la violenza”.

Insomma pare che MachineGames vada controcorrente in un mondo dove ogni tripla A cerca di spennare soldi in qualsiasi modo, anche spingendo per l’aggiunta di modalità inizialmente non previste.

Una notizia che ci fa quantomai piacere: sapere che alcune case di sviluppo preferiscono concentrarsi sulla sostanza più che il risultato economico rinfranca gli animi dei giocatori, soprattutto in un periodo dove sembra siano solamente i soldi a dare una direzione all’industria videoludica. Siete contenti di questa scelta? Se volete saperne di più su The New Colossus potete leggere la nostra anteprima, oltre alla lista dei requisiti della versione PC.