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Seagate punta forte su HAMR per hard disk da 50 terabyte

Ott 26, 2017

Seagate, nelle scorse ore, ha annunciato di aver consegnato i primi hard disk basati su tecnologia di registrazione HAMR ad alcuni clienti selezionati per i primi test. Le prove hanno dato esito positivo e quindi dopo un primo insieme di consegne nel 2018, si procederà alla produzione in volumi nel 2019.

L’azienda punta quindi convinta sulla Heat-Assisted Magnetic Recording, a differenza della rivale Western Digital che nelle scorse settimane ha annunciato l’intenzione di adottare la tecnologia di registrazione MAMR (Microwave Assisted Magnetic Recording) per aumentare la densità di archiviazione degli hard disk e arrivare a 40 terabyte entro il 2025.

seagate headquartersseagate headquarters

HAMR è una tecnologia che si avvale anzitutto di una nuova soluzione di rivestimento dei dischi che permette ai bit di dati di occupare meno spazio e di essere raggruppati con densità senza precedenti, conservando però uno stato magnetico stabile. Un piccolissimo diodo laser collegato a ogni testina di registrazione scalda una piccola parte sul disco, e questo permette alla testina di registrazione d’invertire la polarità magnetica di ogni bit e scrivere i dati.

Con questa soluzione, compatibile con le linee di assemblaggio dei prodotti odierni, Seagate afferma di aver raggiunto una densità di 2 Tbpsi (Terabit per Square Inch) e ritiene di poter arrivare a 10 Tbpsi entro il prossimo decennio se HAMR sarà accoppiata a un’altra soluzione, nota come BPMR (Bit Patterned Media Recording).

“Chiamiamo questa tecnologia heated dot magnetic recording (HDMR) e il consenso nell’industria è che permetterà di raggiungere i 100 terabyte“. Seagate parla anche di accoppiamento con SMR (Shingled Magnetic Recording) e TDMR (Two-Dimensional Magnetic Recording), ma i vari step e le diverse evoluzioni diventeranno chiari solo in futuro.

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“HAMR è sul giusto percorso per arrivare a 20 TB entro il 2020 e raggiungere o andare oltre i 40 TB nel 2023, arrivando a capacità vicino a 50 TB entro il prossimo decennio”, ha dichiarato l’azienda statunitense, che si aspetta unità da 16 TB e oltre per il 2018/2019 in formato da 3,5 pollici.

“Dieci anni fa, lo sviluppo e la consegna di nuove testine e supporti per HAMR sembrava complesso. Dovevamo definire e sviluppare un nuovo rivestimento che fosse magneticamente adeguato per impedire cambiamenti di polarità casuali, ma che al tempo stesso fosse rapidamente riscaldabile e raffreddabile per consentire ai bit di essere commutati dalla testina di registrazione. E poi c’erano dubbi su come integrare i diodi laser e i trasduttori nelle testine. Abbiamo risolto un problema dopo l’altro“.

heat assisted magnetic recording vs perpendicularheat assisted magnetic recording vs perpendicular

A oggi Seagate ha costruito e testato più di 40.000 unità HAMR, ha costruito milioni di testine e ha dimostrato che ogni testina è in grado di trasferire in modo affidabile oltre 2 petabyte di dati, ossia 35 PB trasferiti in 5 anni con un hard disk da 12 terabyte, ben oltre le necessità reali quotidiane.

Il substrato in vetro adottato per i nuovi dischi ha dimostrato un MTBF – tempo medio tra i guasti – di 2,5 milioni di ore. Per quanto riguarda consumi, calore e affidabilità, le testine HAMR consumano meno di 200 mW durante la scrittura – una piccola parte degli 8W che l’unità usa durante una scrittura casuale. Insomma, i consumi sono negli standard.

Non si verifica alcun aumento di temperatura nell’unità. Certo, in un disco HAMR il supporto è riscaldato da un laser durante il processo di scrittura, ma ogni bit è riscaldato e raffreddato in un nanosecondo, quindi il laser non ha impatto sulla temperatura dell’unità”.


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