ROMA – Sarà un venerdì nero quello che domani accoglierà i passeggeri pronti a volare per uno degli ultimi fine settimana del 2017. Il caso Ryanair, che in queste ore scuote il settore con il braccio di ferro tra piloti e azienda sui diritti di associazione e la minaccia di troncare gli aumenti salariali previsti, non è però l’unico rischio previsto in giornata. In contemporanea, infatti, oltre al blocco dei voli della compagnia irlandese in partenza dall’Italia tra le 13 e le 17, incroceranno le braccia i dipendenti di cabina Alitalia, quelli della low cost Vueling e i controllori di volo dell’Enav per un mix di proteste che potrebbe causare effetti devastanti sul traffico nei cieli anche nel resto d’Europa.
Lo sciopero nel comparto aereo, aeroportuale e indotto degli aeroporti, durerà in pratica tutta la giornata: i dipendenti Enav dalle ore 13 alle 17; i lavoratori del gruppo Alitalia l’intera giornata mentre quelli di cabina Ryanair dalle 13 alle 17; il personale navigante di Vueling (Iag) si fermerà dalle 10 alle 14. L’Enac, Ente per l’aviazione civile, avvisa che “saranno garantiti tutti i voli, inclusi i voli charter, schedulati in partenza nelle fasce orarie 7.00/10.00 e 18.00/21.00 oltre a tutti i voli charter da/per le isole regolarmente autorizzati o notificati anteriormente alla data di proclamazione dello sciopero”. Le compagnie hanno già allertato i passeggeri sui disagi e eventuali cambi di orario per i voli previsti durante le proteste.
A questo link i voli garantiti con orari e compagnie coinvolte.
Ma quello di domani sarà solo un assaggio di quanto potrebbe accadere nelle prossime ore in seguito alla doppia protesta dei comandanti di Ryanair in Irlanda e Germania, uno scontro che potrebbe davvero mettere in ginocchio il network del marchio guidato da Michal O’Leary, entrato nel mirino dei lavoratori e della politica. I vertici del gruppo, infatti, negano da anni ai sindacati, contatti diretti. L’unico modo per poter discutere di miglioramenti normativi e contrattuali è quello di incontrare il management di Ryanair in ognuna delle 87 basi europee. Un sistema per escludere, secondo i sindacati di categoria, trattative uniche a livello nazionale o europeo.
Da lunedì prossimo la marea delle proteste potrebbe allargarsi al resto d’Europa: a cominciare dal feroce scontro che vedrà protagonisti i piloti irlandesi di base a Dublino (uno su tre aderirà allo sciopero) e i durissimi piloti tedeschi, in genere molto coesi e “abituati” a gestire (e vincere) trattative e scioperi a catena con quelle recenti con il colosso Lufthansa.
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