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Un disegno del XVII secolo razziato dalla Gestapo sarà restituito agli eredi

Ott 15, 2021

AGI – Settantacinque anni dopo sarà restituito agli eredi del proprietario il disegno attribuito all’artista emiliano Giacomo Cavedone (Sassuolo 1577 – Bologna 1660), recuperato dai Carabinieri del Nucleo per la tutela del patrimonio culturale di Monza con la collaborazione dell’Holocaust Claims Processing Office di New York e del Federal Bureau of Investigation.

Il disegno – realizzato a gessetto su due lati e intitolato “A Study of a Priest Holding a Book” (recto) e “A Study of the Standing Figure of a Young Soldier” (verso) – fu portato via dai tedeschi da Villa Feldmann a Brno il 15 marzo 1939, poi venduto a un’importante casa d’aste londinese nel 1946, acquistato in seguito da un mercante d’arte finlandese e da uno veneziano poi.

Riemerso sul mercato dell’arte, è stato individuato qualche mese fa dal personale dell’Holocaust Claims Processing Office e recuperato grazie al pronto intervento dei militari del Nucleo per la tutela del patrimonio culturale in collaborazione con l’Fbi. 

L’opera di Cavedone, insieme ad altre 700 appartenenti alla collezione di disegni di antichi maestri del dottor Arthur Feldmann, era custodita in una casa privata.

Nella primavera del 1939 l’abitazione fu confiscata dalla Gestapo che, secondo quanto è stato possibile ricostruire, trasformò lo stabile in alloggi per i soldati.

Secondo le deposizioni di diversi testimoni, l’intera collezione di disegni, che si trovava nella villa, vi rimase anche dopo lo sfratto dei proprietari, ma il destino della maggior parte delle opere della collezione non è noto.

Nel 1942, il Museo provinciale della Moravia a Brno acquistò dalle autorità tedesche 135 di quei disegni, che vennero poi restituiti agli eredi nel 2005.  

Nei prossimi giorni, grazie all’intermediazione di una casa d’aste inglese, il disegno tornerà nelle mani dei nipoti del dottor Feldmann.

“L’indagine – sottolineano i carabinieri – testimonia come la cooperazione possa portare, anche dopo molto tempo, alla ricomposizione di collezioni d’arte con la restituzione ai legittimi proprietari di beni trafugati durante una delle pagine più nere del XX secolo”.

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