Quelli attuali sono tempi complicati. Non passa giorno senza che venga riportata una truffa a danno di persone innocenti, magari di buon cuore che non si sono tirate indietro quando hanno visto qualcuno in difficoltà che chiedeva aiuto. In molti casi, però, questa bontà d’animo è stata sfruttata per mettere in atto delle truffe meschine che hanno avuto come unico fine quello di sottrarre del denaro a degli ignari soggetti diventati senza volerlo delle vittime innocenti.
Truffe sempre più numerose
Se escludiamo gli anziani, spesso presi di mira da gente priva di qualsiasi scrupolo, la seconda categoria maggiormente bersagliata dai truffatori è quella degli automobilisti. Sono numerosi, infatti, gli inganni in cui molte volte cadono guidatori ingenui o soltanto distratti. Basti pensare, ad esempio, alla truffa dello specchietto con la quale il truffatore pretende il risarcimento di un danno all’accessorio dell’auto mai provocato dalla vittima del raggiro.
Analogamente, altra truffa divenuta di gran moda negli ultimi tempi è quella dell’uovo sul parabrezza. In questo caso il raggiro funziona così: viene lanciato un uovo sul parabrezza di una vettura in transito per fare in modo che il conducente sia costretto ad accostare ed a scendere dalla propria auto per pulire il parabrezza. In questo frangente i malviventi entrano in azione rubando borse, smartphone e tutto quanto presente all’interno dell’abitacolo.
Le segnalazioni relative a questo tipo di truffe ormai non si contano più e sui social, soprattutto nei gruppi Facebook, sono numerose le testimonianze di persone vittime di questi raggiri. Negli ultimi tempi, poi, un’altra truffa ha visto molti automobilisti finire in trappola perché spinti da generosità: la truffa dell’auto senza benzina. Uno stratagemma misero, che fa ancora più imbufalire perché fa leva proprio sulla bontà d’animo e sul senso di solidarietà della collettività.
La truffa dell’auto senza benzina
In cosa consiste questa truffa? Il mistero è presto svelato. In molte occasioni un uomo o una donna con fare disperato fermano gli automobilisti in transito chiedendo 5 o 10 euro per poter fare benzina dopo essere rimasti improvvisamente a secco. E se si fa presente che nelle vicinanze c’è un bancomat? Anche in questo caso la risposta è pronta ed il truffatore, per convincere la vittima delle proprie ragioni, evidenzia come questo non funzioni.
Ovviamente la sceneggiata funziona ancora meglio quando il truffatore, o la truffatrice, si fa dare il numero di telefono dall’automobilista generoso promettendo di restituirgli il denaro una volta che sarà rientrato a casa. Manco a dirlo, anche in questo caso è tutta una finzione dato che l’eventuale richiesta da parte del malcapitato cadrà nel vuoto visto che il numero verrà bloccato dal truffatore lasciando la vittima dell’inganno nello sconforto più totale.
Le notizie che giungono ogni giorno sembrano non dare speranza perché quasi quotidianamente ci si imbatte in truffatori pronti ad aguzzare l’ingegno pur di fregare il prossimo. Ma è possibile tutelarsi dalla truffa dell’auto senza benzina? La risposta è sì. Se, ad esempio, chi vi chiede i soldi è vicino alla propria vettura con il cofano sollevato state attenti perché nel caso di una vettura con il serbatoio a secco non avrà senso aprire il cofano per controllare un eventuale guasto.
Esiste, però, un altro modo per capire se l’automobilista fermo in strada che chiede soldi per fare benzina sia un truffatore o meno: contattare immediatamente le Forze dell’ordine. Nel momento in cui il “bisognoso” vi pregherà di aiutarlo, voi prendete il vostro telefono e contattate il 112 per far intervenire una pattuglia. Se vedrete la persona scappare a gambe levate allora potrete essere certi che siete riusciti a sventare una potenziale truffa senza alcun pericolo.