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Troppo copiati: sui capi marcati Chiara Ferragni l’etichetta col microchip anti tarocco

Dic 18, 2017
Chiara Ferragni è l’influencer più importante del mondo, come stabilito dalla rivista di economia americana Forbes, ma anche fra i marchi più contraffatti. Non soltanto sulle bancarelle, ma anche sulle piattaforme digitali è possibile trovare capi non originali. Per questo l’azienda dell’imprenditrice cremonese ha deciso di correre ai ripari applicando su 200mila prodotti fra zaini, cover, scarpe e magliette della sua collezione ‘Made in Security’, un sistema anticontraffazione brevettato e prodotto dall’agenzia di comunicazione pugliese Wake Up.

Si tratta di un’etichetta intelligente, dotata di microchip, che oltre a contenere tutte le informazioni sul prodotto, garantisce al consumatore l’originalità del prodotto attraverso un’app che si può scaricare liberamente. “Lo abbiamo fatto per tutelare il cliente ancor prima di tutelare noi stessi”, spiega Andrea Lorini, ceo di Chiara Ferragni Collection. “Chi acquista un prodotto CFC dev’essere certo di aver comprato un originale. Anche perché oggi è davvero molto complicato per il consumatore capire se sta comprando un prodotto autentico o una copia. Prima una borsa originale dal costo di 500 euro la trovavi a 50 euro ed era facile capire che si trattava di un prodotto contraffatto. Oggi originale e copia li trovi entrambi a 500 euro, sia presso retail fisici che sulle migliaia di marketplace di tutto il mondo e per il consumatore diventa dunque particolarmente complesso”.

Il valore della produzione CFC garantita con ‘Made in Security’ è pari a 20 milioni di euro. Il cartellino intelligente, che non è clonabile, non è però soltanto un mezzo, attraverso l’app, per verificare l’autenticità del prodotto (e altre informazioni come il luogo di produzione, le materie prime utilizzate, il luogo di confezionamento), ma garantisce anche l’accesso ad esclusivi vantaggi commerciali, nonché al produttore di poter entrare in contatto diretto e quindi dialogare con i consumatori, di geolocalizzare i probabili casi di contraffazione, di poter fare uno storico degli acquisti per ogni cliente.

“E’ uno strumento di comunicazione e marketing a tutti gli effetti”, spiega l’imprenditore pugliese Fabio Mazzocca, presidente di Wake Up. “Lavoriamo da oltre 15 anni con aziende di moda e nel tempo abbiamo capito che due delle principali esigenze dei nostri clienti erano difendere i propri prodotti dalla contraffazione e offrire servizi aggiuntivi ai consumatori, al fine di fidelizzarli. E così ci è venuta l’idea di raggiungere entrambi gli obiettivi dando un ruolo a un oggetto che il più delle volte riporta solo informazioni elementari come taglia, colore, prezzo, istruzioni per il lavaggio, in strumento di fondamentale importanza per proteggere il made in Italy e per fare marketing e comunicazione, che poi è in fondo il nostro lavoro: valorizziamo

i brand italiani ed ora li difendiamo anche”.

“Essere stati scelti da Chiara Ferragni Collection è per noi motivo di grande orgoglio essendo un marchio ormai di fama e valore internazionale”, conclude Mazzocca. “Made in Security è un sistema pensato per la moda, ma può essere applicato anche al design e, soprattutto, all’agroalimentare, dove contraffazioni e sofisticazioni stanno mettendo in serio pericolo il made in Italy”.

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