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Svolta in Grecia, subito una prova all’Eurogruppo per Mitsotakis

Lug 8, 2019

ATENE – Il “sì” della Grecia al centrodestra di Nea Demokratia (Nd) interrompe – almeno nelle prime battute di scambi – la luna di miele del neo-premier Kyriakos Mitsotakis con i mercati. L’indice della Borsa di Atene ha aperto la seduta in rosso con un calo dello 0,5% dopo la corsa (+46%) iniziata a gennaio, quando il listino ha fiutato la possibile vittoria dei conservatori. La Piazza ellenica ha quindi ampliato le perdite arrivando al -1,5% a metà giornata. Il segnale è chiaro: passata l’euforia, ora è il momento di trasformare le promesse elettorali in fatti. E il primo bagno di realtà per il paese e per Nd potrebbe arrivare già dall’eurogruppo di oggi che potrebbe chiedere subito ai vincitori del voto una manovra aggiuntiva per sistemare i conti 219.

Rep

Il debutto prudente della seduta di oggi è figlio con ogni probabilità di prese di beneficio e l’indice potrebbe anche riprendersi in giornata. L’apertura di credito dei mercati a Mitsotakis rimane in effetti ampia. E la buona performance azionaria da inizio 2019 non ne è l’unico segno: il rendimento dei titoli di stato si è dimezzato, riducendo lo spread da 420 a 240 punti. Oggi il bond greco a 10 anni rende il 2,2% contro il 5,38% di inizio 2018 e il 14,63% toccato all’apice della crisi a luglio 2015.

Negli ultimi mesi, con l’aumento dello spread italiano causa fibrillazioni del governo gialloverde , il rendimento dei Btp decennali si è molto avvicinato a quello dei “cugini” ellenici. Nel maggio 2018 la forbice tra i due titoli era di 371 punti base. Ora si è ridotta a 41. Sia la Borsa che i bond ellenici sono i migliori in Europa da inizio anno ma le azioni viaggiano ancora a livelli inferiori del 50% a quelli pre-crisi.

Svolta in Grecia, subito una prova all'Eurogruppo per Mitsotakis

Il primo ostacolo per Mitsotakis è però previsto già oggi all’Eurogruppo che ha di nuovo il tema Grecia sul suo tavolo. Motivo: il possibile scostamento tra gli obiettivi di avanzo primario 2019 imposti dai creditori e la performance dei conti pubblici. L’aumento della 13esima ai pensionati più poveri e alcuni tagli fiscali varati dal rivale Alexis Tsipras prima delle elezioni hanno aperto secondo Bruxelles un buco di bilancio pari all’1% del pil nei conti 2019 e 2020. Ragion per cui la Ue potrebbe chiedere subito a Mitsotakis nuove misure di austerità per risalire la china. Non esattamente quello che sognava il neo premier che ha impostato la campagna elettorale promettendo ai greci di ottenere dai creditori un taglio ai vincoli contabili per poter approvare le sue misure per la crescita.

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