«in atto tentazioni revionistiche»
Il presidente della Repubblica ha parlato a Milano per 50 anni della strage alla Banca nazionale dell’agricoltura: Stato doppiamente colpevole, contrastare le tentazioni revionistiche. Il sindaco Sala: ora chiediamo scusa a Pinelli e Valpreda
12 dicembre 2019
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«L’identità della Repubblica è segnata dai morti e dai feriti della Banca Nazionale dell’Agricoltura». Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto a Milano per il 50esimo anniversario della strage di Piazza Fontana. Dopo aver incontrato i parenti delle vittime e le vedove di Giuseppe Pinelli e Luigi Calabresi, Mattarella ha parlato delle responsabilità di «parte dello Stato» per l’attentato costato la vita a 17 cittadini nel 1969.
«L’attività depistatoria di una parte di strutture dello Stato è stata doppiamente colpevole» ha detto, ricordando la pianificazione di «un cinico disegno, nutrito di collegamenti internazionali e reti eversive, mirante a destabilizzare la giovane democrazia italiana, a vent’anni dall’entrata in vigore della sua Costituzione. Disegno che venne sconfitto».
Scongiurare rinnovo fratture, in atto tentazioni revionistiche
«Nel momento in cui facciamo memoria delle vittime di piazza Fontana – e, con loro di Giuseppe Pinelli, del Commissario Luigi Calabresi – sappiamo di dover chiamare le espressioni politiche e sociali del Paese, gli uomini di cultura, l’intera società civile, a un impegno comune: scongiurare che si possano rinnovare in Italia le fratture terribili in cui si inserirono criminalmente quei fatti».
Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento in Consiglio comunale a Milano per i 50 anni dalla strage di piazza Fontana. «Il destino della nostra comunità̀non può̀essere preda dell’odio e della violenza. Per nessuna ragione la vita di una sola persona può̀essere messa in gioco per un perverso disegno di carattere eversivo» ha concluso.
Mattarella ha anche messo in guardia da una nuova ondata di «tentazioni revionistiche» nel paese. «Disinvolte manipolazioni strumentali del passato, persistenti riscritture di avvenimenti, tentazioni revisioniste alimentano interpretazioni oscure entro le quali si pretende di attingere versioni a uso settario, nel tentativo di convalidare, a posteriori, scelte di schieramento, opinioni di ieri».