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Statistica, ingegneria, economia ma anche scienze educative: ecco dove c’è più fame di laureati

Mag 16, 2018

Da qui a 5 anni ci saranno 2,5 milioni di posti di lavoro, di questi 2 milioni saranno frutto del turn over, il resto nuovi posti. Con i laureati e i diplomati che saranno tra i profili pi ricercati perch saranno quelli colpiti di meno dall’automazione nel lavoro (dai robot all’intelligenza artificiale fino ai big data). E nelle previsioni appena messe a punto dal sistema Excelsior di Unioncamere insieme ad Anpal emerge che il tasso di fabbisogno pi alto da qui al 2022 riguarda alcuni laureati in particolare: statistici, ingegneri, laureati in economia, medicina e chimica farmaceutica. A cui si aggiunge una sorpresa: quella dei laureati negli indirizzi insegnamento e formazione di cui ci sar una forte domanda a fronte di un ampio turn over previsto nelle scuole.

Secondo le previsioni nel complesso, i “dottori” richiesti fino al 2022 sono circa 778mila, con una media annua di 155.600. A livello complessivo in cinque anni la quota maggiore dei fabbisogni previsti destinata ai laureati dell’area economico-sociale (il 25%) pari a 191mila nuovi ingressi, di cui 151mila del gruppo economico-statistico e 40mila dell’indirizzo politico-sociale. Poco inferiore il fabbisogno di laureati dell’area umanistica (185mila, pari al 24%). Rientrano in quest’area i laureati in scienze motorie (10.300), insegnamento (81.600), letterario (42.100), linguistico (34.200) e psicologico (17.200). In terza posizione i 142mila laureati dell’area ingegneria-architettura, seguiti da quelli dell’area medico-sanitaria (137mila). Fin qui i grandi numeri. Perch le maggiori opportunit in termini di tasso di fabbisogno (una specie di termometro che segnala dove c’ pi fame di laureati) dovrebbero riguardare l’indirizzo insegnamento che a fronte di un valore medio del fabbisogno di tutti i laureati pari a 3,1%, potrebbe far registrare un tasso a 7,3% (soprattutto per il turnover previsto nel settore pubblico dell’istruzione). Ma la richiesta pi alta arriva anche dagli indirizzi statistico (5% il tasso di fabbisogno), ingegneria (4,2%), economico (3,8%), medico-sanitario (3,6%), chimico-farmaceutico (3,3%) e scientifico-matematico-fisico (3,1%).

Ma il sistema universitario in grado di rispondere a questa domanda? I neo-laureati previsti in ingresso sul mercato del lavoro nel quinquennio – secondo le stime di Anpal e Unioncamere – sono circa 674mila e da qui nasce la preoccupazione, avanzata da molti osservatori, che possa profilarsi una carenza di offerta rispetto al fabbisogno di laureati espresso dal sistema economico. Nel mercato del lavoro comunque presente uno cospicuo numero di laureati ancora in cerca di lavoro (circa 350mila), ma non detto che questo “bacino” di occupabili corrisponda ai fabbisogni delle imprese, e pi in generale del mondo del lavoro, per indirizzo di studio e per competenze specifiche richieste. Da qui l’opportunit di rafforzare ad ogni livello le attivit di orientamento volte a ridurre il mismatch fra domanda e offerta di lavoro e le politiche di placement e raccordo tra scuola-universit e lavoro.

IL FABBISOGNO DI LAUREATI PREVISTO FINO AL 2022

Fabbisogno totale

2018-2022
Tasso di fabbisogno** medio annuo (%) 2018-2022
Totale 2.576.200 2,3
Livello universitario 778.100 3,1
Indirizzo agrario, agroalimentare e zootecnico 5.600 1,2
Indirizzo architettura, urbanistico e territoriale 34.200 2,2
Indirizzo chimico-farmaceutico 20.400 3,3
Indirizzo economico 144.000 3,8
Indirizzo statistico 7.000 5
Indirizzo scienze motorie 10.300 2,6
Indirizzo geo-biologico e biotecnologie 18.100 1,5
Indirizzo giuridico 52.600 1,8
Indirizzo ingegneria 107.800 4,2
Indirizzo insegnamento e formazione 81.600 7,3
Indirizzo letterario, filosofico, storico e artistico 42.100 1,8
Indirizzo linguistico, traduttori e interpreti 34.200 2,8
Indirizzo politico-sociale 39.900 2,2
Indirizzo psicologico 17.200 2,7
Indirizzo medico, sanitario e paramedico 136.900 3,6
Indirizzo scientifico, matematico e fisico 26.400 3,1
* Fabbisogno previsto: il numero di occupati, sia dipendenti sia indipendenti, che saranno richiesti nei vari settori nel periodo considerato; la somma algebrica di expansion demand e replacement demand

** Tasso di fabbisogno: fabbisogno di occupati/stock occupatiFonte: Unioncamere-ANPAL, Sistema Informativo Excelsior

Che il trend sia questo arriva anche dalla stima a pi breve periodo. Solo a maggio sono 425mila le figure professionali di ogni livello che le imprese vogliono assumere, ma il disallineamento fra domanda e offerta di lavoro resta alto e riguarder il 22% dei contratti programmati, avverte il bollettino di Exclesior secondo il quale le imprese incontreranno maggiori difficolt nella ricerca di candidati con elevata specializzazione ( ritenuto difficile il reperimento del 37,2% delle professioni intellettuali e scientifiche), di tecnici (35,3%) nonch di artigiani e operai specializzati (29,7%). Il mismatch pi elevato si registra in particolare per gli specialisti in scienze matematiche, informatiche, fisiche e chimiche (il 57% dei 3.500 profili previsti in entrata ritenuto di difficile reperimento), seguiti dagli ingegneri (39,1%). Fra i tecnici le maggiori difficolt – continua Excelsior – sono segnalate per quelli informatici, telematici e delle telecomunicazioni (5.600 le entrate programmate di cui il 57% considerato di difficile reperimento), nonch per i tecnici in campo ingegneristico.

Eurostat:Italia ancora penultima Ue per laureati,1 su 6

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