La promozione dell’Italia decisa venerd sera da S&P’s dalla BBB- alla BBB, con prospettive che restano stabili, allontana il Paese dall’ultimo gradino prima del livello junk, dalla famigerata BB. E questa forse la prima, grande conquista per il nostro rischio-Paese sui mercati: lo spettro del baratro della “spazzatura”, di un’Italia che poteva scivolare nel girone nero delle doppie B, si allontana e di molto.
Questa promozione, che non stata anticipata da un outlook positivo e che quindi coglier un po’di sorpresa i mercati, arriva inoltre dalla pi severa delle agenzie di rating che mai aveva promosso l’Italia dall’avvio dell’euro.
S&P’s riconosce i progressi dell’Italia su vari fronti: dalle prospettive migliorate della crescita economica, sostenute dalla politica monetaria della Bce. Tra le principali motivazioni, c’ anche quella dei passi in avanti sul fronte bancario, dal salvataggio di Montepaschi alla soluzione sulle due banche venete alla riduzione del peso dei NPLs.
Non da ultimo, naturalmente, tenuto conto con il rating misura la capacit e la volont di uno Stato di rimborsare puntualmente e integralmente i propri debiti, S&P’s riconosce che il debito/Pil si sta avviando sul cammino della riduzione.
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