Lo schema di decreto legge intitolato Norme in materia di sicurezza urbana nonch a tutela della sicurezza delle citt e del decoro urbano. Anche se non previsto dall’ordine del giorno del Consiglio dei ministri, il testo dovrebbe passare oggi all’esame della riunione a palazzo Chigi. destinato soprattutto a risolvere le problematiche delle aree metropolitane e dei grandi Comuni: degrado, diffusa insicurezza percepita, marginalit sociale e aree a rischio. Fino a definire nelle norme la sicurezza urbana come bene pubblico.
Patti tra prefetto e sindaco
Cos si rafforzano i poteri dei Comuni per garantire l’uso e la piena fruizione dello spazio pubblico. Si stipulano patti per la sicurezza urbana tra il prefetto e il sindaco: devono riguardare le zone pi colpite dal degrado, lo smercio di prodotti contraffatti, l’abusivismo compreso quello di occupazione degli alloggi, l’accattonaggio invasivo – cos viene definito dal Viminale – quando diventa un fattore di rischio per la sicurezza pubblica.
Nasce il “Comitato metropolitano
In questo quadro di interventi si inserisce la nascita del Comitato metropolitano: un organismo presieduto insieme dal prefetto e dal sindaco rivolto all’analisi delle questioni di sicurezza urbana.
I sindaci avranno poteri di intervento nelle situazioni di pregiudizio alla vivibilit urbana e potranno intervenire per il divieto di bevande superalcoliche, per esempio. Ma c’ di pi: l’allontamento dai luoghi dove il comportamento ritenuto illecito ha danneggiatoi il decoro urbano. E una sanzione da 300 a 900 euro. Previsto per gli spacciatori di stupefacenti un daspo inteso come divieto di accedere davanti a luoghi come le discoteche. E per chi imbratta o deturpa, il giudice dispone l’obbligo di ripulire e riparare o di rimborsare le spese.
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