di Xavier Jacobelli e Fabrizia Argano
mercoledì 7 settembre 2016 13:22
ROMA – Un gol, una giornata da incorniciare o una da dimenticare. Finisce la partita e si accende lo smartphone. Sempre più spesso, i giocatori preferiscono i 140 caratteri di un tweet a conferenze stampa, mixed zone, interviste. L’ultimo esempio è quello di Giorgio Chiellini. Subito dopo Israele-Italia e prima ancora che qualcuno potesse puntare il dito, il difensore bianconero, espulso al 55’, scrive un post sulla sua «serata no». E il mondo è servito. Ecco il calcio ai tempi dei social network, raccontato senza alcun filtro o mediazione rappresentata da giornali, radio e tv, da protagonista a tifoso.
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VIRALI – Il segreto è azzeccare il messaggio e diventare virali. A volte, basta una parola o magari un semplice suono come il #fiuuu con cui Massimiliano Allegri fotografò la partita vinta in rimonta dalla sua Juve contro l’Olympiacos in Champions League. Un sospiro di sollievo “da fumetto”, come la descrisse lo stesso tecnico, che rispecchiava perfettamente lo stato d’animo di migliaia di bianconeri e che diventò primo trending topic, argomento più discusso, su Twitter. Quando il messaggio sottintende una polemica che riguarda più tifoserie, la viralità aumenta di conseguenza. Com’è accaduto alla foto con i sei nuovi acquisti e la scritta “Ricapitolando… ”, rilanciata dalla Juve pochi minuti dopo le dichiarazioni sul mercato “super” del Napoli fatte dal presidente De Laurentiis. Quel post ha collezionato 59 mila “mi piace” e oltre 9 mila condivisioni su Facebook in poche ore.
FOTO, SFUMA WITSEL: IRONIA SOCIAL
I PRO E I CONTRO – Se le società riescono ad arrivare ai propri tifosi più facilmente, l’uso e abuso dei social network rappresentano anche per i club un problema: spesso infatti i loro tesserati si lanciano, senza autorizzazione, in commenti azzardati dietro la tastiera di uno smartphone. Ma cosa fare quando a twittare e a svelare lo stato d’animo dei protagonisti sono agenti, mogli o familiari? Da Mino Raiola al fratelloagente di Higuain, da Wanda Nara fino a lady Cassano, i casi nelle ultime stagioni sono molteplici, le polemiche infinite, ma i club nulla possono per fermarle. La moglie ed agente di Mauro Icardi è stata protagonista insieme al marito di una lunga estate calda di mercato tra Milano, sponda nerazzurra, e Napoli, a suon di post e messaggi più o meno velati. I tweet di risposta di Wanda Nara ai tifosi in cui spiegava come l’Inter avesse bisogno di vendere il consorte sono stati poi cancellati ma le sono costati critiche e offese da parte del popolo nerazzurro. L’ultimo tweet da “wag impegnata” è di pochi giorni fa. Carolina Marcialis, moglie di Antonio Cassano, ha preso le difese del marito, messo fuori squadra da Massimo Ferrero: «Antonio è contento di cambiarsi con i magazzinieri e lo farà tutto l’anno… #noproblem #nonmollaremai #amore mio». Nemmeno il fumantino presidente blucerchiato può arginare il potere social di una wag.
MARCHISIO SU INSTAGRAM: «VICINO IL RIENTRO»
CAMPIONATO TWEET – Esiste anche un campionato social. E, anche in questo caso, lo vince la Juventus che in Serie A precede Milan e Roma. La società bianconera ha festeggiato ieri i 5 milioni di fan su Instagram e insieme a Facebook e Twitter conta circa 32,5 milioni di follower. Segue la squadra rossonera con 31,2 milioni. Nettamente distanziata quella giallorossa, al terzo posto, con circa 10 milioni di follower. Secondo uno studio condotto dall’agenzia di comunicazione Found!, anche a livello di singoli giocatori sono sempre i bianconeri a primeggiare.
ALVES BATTE TUTTI – Nella Top 10 dei più seguiti, sommando il pubblico dei tre principali social network, sette sono del club di Torino: il re è un nuovo acquisto del campionato italiano, Dani Alves, con quasi 26 milioni di seguaci. Il difensore ex Barcellona va fortissimo soprattutto su Instagram dove ai suoi 10,5 milioni di tifosi dispensa allegria brasiliana con aggiornamenti costanti dentro e fuori dal campo: video divertenti che mostrano i suoi look eccentrici, performance canore, selfie con la fidanzata Joana Sanz (anche lei attivissima sui social). Molto distaccati, completano il podio Salah e Cuadrado con, rispettivamente, con 10,6 e 10 milioni di follower. Gli altri juventini in classifica sono Khedira, Buffon, Marchisio, Chiellini e Higuain. Il Pipita, al settimo posto, non ha un profilo su Facebook ma recupera con i suoi 6,3 milioni di seguaci su Twitter. I suoi aggiornamenti sono sporadici, ma gli ultimi in bianconero sono stati travolti dagli insulti di tifosi azzurri dal cuore spezzato, dopo il suo improvviso addio a Napoli. Nella speciale classifica, trovano posto anche El Shaarawy e Carlos Bacca.