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Roma tra crisi aziendali e disoccupazione giovanile, resistono farmaceutico e turismo

Ott 17, 2017

Un territorio colpito dalle crisi aziendali, con oltre 7mila posti di lavoro a rischio. Un tasso di disoccupazione giovanile sopra il 40%, pericolosamente vicino a quello delle province del Sud. Eppure il tessuto produttivo mostra segni di vitalit: il valore aggiunto medio delle societ di capitale (dati InfoCamere) cresciuto nel 2016 dell’8,7%, poco sopra la media nazionale (7,3%). Un trend confermato anche dell’export nel primo trimestre 2017 (+10,8%), con settori dove il valore quasi triplicato, come il farmaceutico. una fotografia con molte ombre, ma anche qualche luce, quella da cui parte il tavolo per Roma, il vertice istituzionale volto a rilanciare la citt.

Dalla grande distribuzione ai call center

Secondo il report della Cisl di Roma capitale e Rieti, tra vertenze in corso gi avviate con procedure di licenziamento, trasferimenti, esuberi annunciati, cassa integrazione, contratti di solidariet, i posti di lavoro a rischio nell’area della capitale superano le 7mila unit. Nel Lazio, secondo i dati della Cgil territoriale, si sale a oltre 10mila. Senza considerare che gi nel 2015 hanno chiuso in regione 17 aziende, per un totale di 860 lavoratori . Tra le crisi in corso non ci sono solo i noti casi di Alitalia, Sky, Almaviva ed Ericsson. Coinvolti sono i comparti pi disparati: dalla distribuzione di carburanti al settore energetico, dalle telecomunicazioni all’informatica, dalla grande distribuzione ai call center.

Pesa la disoccupazione giovanile

A preoccupare l’impatto che le crisi aziendali stanno avendo sulla perdita di posti di lavoro, soprattutto tra i giovani. Nella provincia di Roma il tasso di disoccupazione tra 15-24 anni al 40,2% (dati Istat 2016) ben lontano dal 9,8% del totale della popolazione provinciale. Se nella classifica provinciale Roma si piazza al 58 posto tra le realt con il tasso di disoccupazione pi alto, il dato tra i giovani fa schizzare il territorio capitolino al 44 posto.

In ripresa export e farmaceutico

Eppure, le imprese romane che sono riuscite a stare sul mercato, stanno rialzando la testa. Nel primo trimestre 2017 l’export dell’area romana ha segnato un +10,8% rispetto allo stesso periodo del 2017. A fare da traino stato il polo della farmaceutica (i medicinali hanno segnato un +206,2%) e della chimica (+12%). Il valore aggiunto medio prodotto dalle imprese dell’area (dati provvisori di InfoCamere, al netto delle aziende quotate) cresciuto nel 2016 del l’8,7% contro un trend nazionale del 7,3%.

Turismo in ripresa ma meno della media europea

Il business delle vacanze a Roma si mostrato in grado di uscire dalla crisi post attentati terroristici che ha coinvolto il turismo internazionale: a luglio scorso (ultimo dato disponibile fornito dall’Ente bilaterale turismo Lazio) gli arrivi sono cresciuti del 3,4% e lo stesso trend indicano le prenotazioni di agosto-settembre. Anche il ricavo medio per camera disponibile in ripresa (+1,3%) anche se l’andamento resta inferiore rispetto alla media europea (+5%):

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